Mangia bene e avrai una buona flora batterica intestinale

Una DIETA EQUILIBRATA aiuta a vivere più a lungo! L'assunzione regolare di alimenti sani influenza salute e longevità molto più della riduzione del consumo di cibi meno salutari!

Mangia bene e avrai una buona flora batterica intestinale

Una DIETA EQUILIBRATA aiuta a vivere più a lungo! L’assunzione regolare di alimenti sani influenza salute e longevità molto più della riduzione del consumo di cibi meno salutari!

 

Queste affermazioni le abbiamo fatte ormai numerose volte ma lo studio recentemente pubblicato su Science conferma ancora una volta come “la salute dell’organismo” sia influenzata  dal cibo che consumiamo perché è da esso che dipende la tipologia di microrganismi che popolano il nostro intestino. Lo studio  è stato realizzato da un gruppo di ricercatori afferenti a diverse università americane e francesi e al nostro Istituto Superiore di Sanità. Attraverso una complessa analisi genetica condotta sulle feci di 33 mammiferi, il team ha ricostruito le popolazioni di microrganismi presenti nell’intestino degli animali mettendole in relazione con la loro dieta. «Quel che è emerso – spiegano gli autori-  è che, indipendentemente dall’albero genealogico, esiste un gruppo di geni batterici in comune tra i diversi animali che sono determinati dalla dieta. I carnivori hanno per esempio una popolazione di batteri specializzati nella degradazione delle proteine, mentre gli erbivori possiedono batteri che sintetizzano aminoacidi». Si tratta di differenze importanti, secondo i ricercatori, perché dimostrano che nel determinare la tipologia  di batteri che popolano l’organismo, il tipo di dieta che l’animale consuma è più importante dell’evoluzione. I risultati sono stati confermati anche sull’uomo: sono stati  arruolati 18 individui che praticano un regime di restrizione calorica nella speranza di vivere più a lungo e in salute e che  meticolosamente annotano tutti i componenti della loro dieta giornaliera: questo ha permesso di scoprire che il contenuto di proteine e di fibre presenti nelle loro diete determina  la struttura e la funzione delle comunità di microbi che risiedono nell’intestino.

Questo studio non fa altro che aggiungere un piccolo pezzetto “alla conoscenza” del nostro corpo.

Ricordiamo che nel nostro intestino vi sono  miliardi di microrganismi che vivono in simbiosi con noi.
Lo stato fisiologico di equilibrio tra l’organismo e la flora batterica intestinale viene definito eubiosi. A causa di uso improprio e/o eccessivo di antibiotici, di importanti stress, interventi chirurgici o patologie intestinali, la flora batterica patogena può prendere il sopravvento su quella eubiotica. Si ha così quel fenomeno chiamato disbiosi, definita secondo (Gebbers 1981) come l’insieme dei sintomi e dei disturbi funzionali gastroenterici che possono evolvere in malattie, anche coinvolgenti organi o apparati distanti dal colon attraverso la semina linfogena microbica con blocco di MALT E GALT i cui principali effetti sono:

  • Flatulenza, alvo alternante, diarrea mattutina
  • Stanchezza, depressione, cambiamenti d’umore
  • Colon sensibile alla palpazione
  • Gengivite cronica e Gastrite cronica
  • Eccessiva pienezza dopo i pasti
  • Eruzioni cutanee
  • Tendenza generale alle infiammazioni

Considerato che nel nostro intestino è localizzato circa l’80% del nostro sistema immunitario (GALT= Gut Associated Lymphoid Tissue), è facile comprendere quanto sia importante per la nostra salute che non si alteri la flora eubiotica.
Solo una flora batterica intestinale sana, ovvero in grado di stimolare le reazioni immunitarie, può salvaguardare l’efficacia del nostro sistema immunitario. (consigliamo la lettura di Intolleranze alimentari: un aiuto al benessere intestinale)
La flora intestinale quindi  può esercitare effetti protettivi contro diverse patologie o facilitarne la loro comparsa. E’ stato già ipotizzato che i microrganismi presenti, per esempio, possano influenzare l’insorgenza dell’obesità (consigliamo la lettura degli articoli Obesità: colpa del nostro intestino e Intolleranze Alimentari, intestino e aumento di peso). C’è però  il sospetto che i microrganismi intestinali siano anche coinvolti nello sviluppo di alcune malattie autoimmuni, del diabete e del cancro soprattutto  quello al colon. La spiegazione   è che l’organismo secerne dei fattori metabolici nel lume intestinale che, insieme alla dieta, plasmano i batteri. Questi ultimi, da parte loro, producono metaboliti che vengono assorbiti e hanno un effetto sul rischio di sviluppare diverse malattie; una complessa catena di cui lo studio è riuscito a costruire un primo tassello. Sono necessari però ulteriori studi per capire come i cambiamenti nelle popolazioni batteriche influiscano sui processi biologici umani. Sarebbe auspicabile, speriamo quanto prima, riuscire a  prevenire o contribuire a curare alcune malattie assumendo specifiche tipologie di probiotici oltre che correggendo l’alimentazione.

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