Mango: frutto esotico prezioso per la salute

Il mango ricco di beta-carotene è un ottimo supporto per il sistema immunitario

Il mango è un frutto che viene da lontano con importanti proprietà protettive

Il Mango è conosciuto come il re dei frutti; nella mitologia indiana si narra che il Signor Buddha Siddharta abbia spesso meditato in un boschetto di manghi.
E’ un frutto della pianta Mangifera indica L. appartenente alla famiglia delle Anacardiacee, la stessa di cui fanno parte i pistacchi e gli anacardi. Viene coltivato soprattutto nei paesi tropicali, frutto nazionale dell’India, Filippine e Bangladesh.
Vi sono circa un migliaio di varietà diverse in tutto il mondo, solo alcune utilizzate su scala commerciale.
Il frutto ha una forma ovoidale, con una polpa di colore giallo/arancio, compatta, molto profumata e gustosa.
La buccia assume varie tonalità del verde, giallo e rosso. Il suo peso può raggiungere anche 1Kg ma solitamente si aggira sui 300-400 grammi. Il valore energetico si aggira sui 60-70 Kcal/100 g.
Oltre al sapore dolce e gustoso, il mango è una fonte di micronutrienti, soprattutto vitamine.
La buccia e la polpa contengono carotenoidi (beta carotene, provitamina A, luteina, licopene, alfa-carotene) e polifenoli del pigmento e acidi grassi polinsaturi omega-3 e 6.
Il mango è povero di grassi e di sodio, ma è ricco di fibra (circa 2 g ogni 100 g di frutto) utile per prevenire stitichezza, di Vitamina C, acido folico e vitamina A (beta-carotene).
E’ ricco di minerali come il potassio, magnesio (supporto per l’ipertensione arteriosa), rame e prodotti fitochimici come quercetina a astragalina che conferiscono al frutto un notevole potere antiossidante.
Per il loro contenuto di potassio (160-250 mg per 100 g di frutto) e di magnesio (10 mg/100 g di frutto) è un ottimo supporto per l’ipertensione arteriosa.

Inoltre contiene alcuni enzimi digestivi che promuovono naturalmente la digestione.

Nella pianta sono presenti vari composti (corteccia, foglie e frutti) tra cui mangiferina e derivati, acido gallico, catechina, quercitina, carotene, lupeolo, acido shikimico e kampferolo, tutte sostanze che hanno un notevole effetto antiossidante (www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27374527 )ed alcuni antitumorale.
Il lupeolo, un triterpene presente nel mango, riduce i livelli sierici di PSA (Antigene Prostatico Specifico) e inibisce la tumorigenicità delle cellule del carcinoma prostatico.
In vari studi in vitro e vivo, alchilresorcinoli, epigallocatechina gallato, mangiferina, friedelina, acido gallico e quercetina sono stati segnalati per possedere effetti anti-infiammatori.
La mangiferina si trova nei frutti, nella buccia, nel seme e nocciolo, essa si è dimostrata un ottimo antiossidante, antimicrobico, antidiabetico, antiallergico, antitumorale, ipocolesterolemico e immunomodulatore.
Essa è protettiva per varie forme tumorali, polmonari, del colon e mammario con un meccanismo di soppressione dell’espressione del TNF-α(fattore di necrosi tumorale), della nitrossido-sintetasi inducente la proliferazione cellulare. Protegge anche dalle neoformazioni neurali e mammari sopprimendo l’espressione delle metallo-proteasi della matrice (MMp-9 e MMP-7) e inibendo l’attività enzimatica, il potenziale metastatico e l’attività della via della beta-catenina.

Inoltre la mangiferina è in grado di bloccare la perossidazione lipidica e di aumentare la capacità del sistema monocita-macrofago, come pure di possedere attività inibente contro i batteri Gram+ e Gram-.

Il mango ha un’alta quantità di pectina (fibra) che consente di ridurre i livelli di colesterolo.

La pectina può aiutare a prevenire lo sviluppo del cancro alla prostata; infatti studi dell’Institute for Food Research hanno evidenziato che un componente della pectina si combina con la galectina-3 (proteina con un significativo ruolo in tutte le fasi della cancerogenesi prostatica) e ne controlla l’effetto, e diventa quindi sinergico con l’azione esercitata dalla mangiferina appena vista.
Indagini prospettiche evidenziano come grazie all’azione della mangiferina, lupeolo, epigallo-catechingallato, acido gallico, l’assunzione di 1 mango/die riduce il rischio di cancro gastrointestinale. L’acido glutammico (aminoacido) presente nel mango, migliora concentrazione e memoria.
La mangiferina presenta azione antivirale sul virus Herpes Simplex (inibisce la replicazione del virus), HIV (antagonizza gli effetti citopatici) e Epatite B.
Il mango risulta anche ricco di beta-carotene, ottimo supporto per il sistema immunitario, il cui contenuto viene trasformato in Vitamina A all’interno del corpo.
Anche se la buccia del mango, grazie al ricco contenuto di antiossidanti, carotenoidi e polifenoli, è utile come decotto in caso di tosse e raffreddore ne sconsigliamo il consumo casalingo.
Ricerche ancora in corso rivelano che il mango (soprattutto le foglie) è un ottimo rimedio naturale per il diabete. Uno studio pilota ha esaminato gli effetti della supplementazione di mango liofilizzato su antropometria, composizione corporea e parametri biochimici in soggetti obesi.
20 adulti obesi (11 maschi e 9 femmine) di età tra 20 e 50 anni, hanno ricevuto 10 g/die di polpa di mango essiccata e mantenuta congelata per 12 settimane. Dopo 12 settimane, la somministrazione di mango ha ridotto significativamente i livelli della glicemia, la circonferenza vita si è ridotta nel maschio (-3,3 cm, significatività statistica P=0,048) ma non nei soggetti femminili; il peso è rimasto invariato. Questo evidenzia come l’assunzione di mango non crei un aumento di peso corporeo, però nel contempo consente di avere un effetto positivo sui livelli di glucosio a digiuno.
Nel 2009 Bhowmik et al. hanno scoperto che una singola somministrazione orale di 250 mg/kg di peso corporeo produce un potente effetto ipoglicemico nel diabete di tipo 2 sui ratti e un risultato simile è stato confermato da Reda et al. Nel 2010.
In tempi più lontani, Mongola et al. nel 1990 e Miura T et al. nel 2001 hanno evidenziato come le foglie di mango ha un effetto ipoglicemizzante nel ratti diabetici.
All’Università di San Diego uno studio recente conferma come il mango sarebbe in grado di inibire la crescita delle cellule adipose e pertanto aiuterebbe a combattere il sovrappeso e l’obesità e lo stato infiammatorio associato (www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29797702 ).
Quando acquistate un mango valutatene la maturazione, non dal colore, ma dalla morbidezza al tatto e per non perdere alcune proprietà organolettiche, non conservatelo in frigorifero.
Quindi l’utilizzo del mango contribuisce al mantenimento dello stato di salute.

Tratto da:
Proprietà salutistiche e terapeutiche del mango