Merende a confronto

Da un'indagine svolta dall'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) condotta nella regione Campania è emerso che il 30% dei bambini consuma quotidianamente bevande zuccherine e snack dolci, il 70% in misura inferiore, ma almeno una volta alla settimana. Un bambino su due, poi, beve bibite dolci ogni giorno.....

Da un’indagine svolta dall’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) condotta nella regione Campania è emerso che il 30% dei bambini consuma quotidianamente bevande zuccherine e snack dolci, il 70% in misura inferiore, ma almeno una volta alla settimana. Un bambino su due, poi, beve bibite dolci ogni giorno.
Il tutto aggravato dal fatto che solo il 53% dei bambini pratica attività sportiva, mentre il 61% guarda la televisione come occupazione principale nel tempo libero. Il 26% è in sovrappeso e il 21% obeso, una preoccupante tendenza che si riscontra più nelle aree urbane che in quelle rurali.
Questi dati sono lo specchio abbastanza fedele di cosa accade in molte regioni italiane e non solo in Campania.
Anche le abitudini alimentari non seguono esattamente le frequenze di assunzione dei nutrienti consigliate dalle linee guida dell’alimentazione (L.A.R.N), Gli alimenti più sacrificati a scapito della varietà sono soprattutto il pesce, consumato due volte a settimana solo dal 15% del campione; verdure e legumi, alimenti ampiamente disponibili sul mercato ed economici, sono invece assunti quotidianamente solo dal 20% dei piccoli intervistati. La prevenzione precoce del sovrappeso e dell’obesità infantile, in costante aumento in Italia, impone una riflessione collettiva sulla tutela della salute dei nostri ragazzi e sulla valorizzazione della dieta mediterranea.
Le merendine occupano un posto importante nella nostra alimentazione e soprattutto nell’alimentazione dei bambini, sono comode, veloci, facili da trasportare e sempre pronte, non vogliamo certo affermare che siano gli unici responsabili del soprappeso o dell’obesità dei nostri figli, ma certo non rientrano nel piano di una sana e corretta alimentazione.
L’assunzione quotidiana delle merendine provoca un innalzamento dell’insulina, che inibisce la trasmissione al cervello dei segnali di sazietà facendo così aumentare l’appetito, dando inizio a un circolo vizioso dove più si mangia e più si mangerebbe.
È necessario quindi valutare correttamente la composizione di questi prodotti e vedere se tra snack (merendine farcite) e alcuni prodotti da forno (biscotti semplici) ci sono reali differenze.
Da un’indagine condotta dall’Ufficio Igiene della Nutrizione della ASL di Brindisi è emerso che la composizione delle merendine semplici non è poi così diversa da quella delle merendine farcite delle barrette di cioccolato o dei prodotti da frigo.
Rispetto ai biscotti semplici le merendine hanno una maggior percentuale di lipidi (grassi) ma non ci sono differenze significative dal punto di vista calorico. I biscotti farciti, generalmente più ricchi di grassi vegetali, hanno più calorie, lipidi, glucidi ma meno lipidi delle barrette al cioccolato.
Nonostante tutte queste considerazioni non ci sono differenze sostanziali tra tutti questi prodotti che inducano a preferire gli uni agli altri sulla base di presunti vantaggi nutrizionali.
Vietare le merendine ai bambini è impossibile, ma è utile controllarne l’assunzione, soprattutto cercare di fornire loro delle valide alternative.
Fare merenda è una buona abitudine, molto diffusa nei paesi caratterizzati dalla dieta mediterranea, ecco alcune regole:
Non saltarla mai perché questo comporterebbe un continuo mangiucchiare, e l’introduzione di cibo non necessari e un impegno costante del nostro apparato digerente
La merenda è un piccolo pasto, deve fornire il 5-7 % di tutta l’energia che serve ogni giorno, questo per evitare di compromettere il giusto appetito per il pasto successivo.
Tra la merenda e la cena devono passare almeno due ore e non deve mai far arrivare al pasto successivo già sazi.
Cercare di variarla più possibile in modo da garantire l’assunzione di tutti i nutrienti quindi: una porzione di frutta fresca, o un frullato, o una merendina, o uno yogurt, o un piccolo panino dolce o salato, o 3-4 biscotti. Sostituire le merendine magari con una torta fatta in casa, uno strudel di mele.
Muoversi il più possibile: camminare, correre, salire le scale di casa a piedi, fare giochi di movimento. Il movimento spontaneo aiuta a spendere l’energia che introduciamo con il cibo più di quanto si pensi. Inoltre, il movimento mantiene allenato il sistema muscolare e in buone condizioni il sistema cardiocircolatorio.

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