Noci e rischio cardiovascolare
Le noci sono da includere in una dieta sana al fine di migliorare gli effetti cardioprotettivi

Noci, riduzione del rischio cardiovascolare, una sfiziosa ricetta
Negli ultimi 20 anni diverse ricerche sia sperimentali che cliniche eseguite con studi ben controllati, si sono focalizzate sugli effetti positivi sul rischio di patologia cardiovascolare dovuti al regolare introito di noci o altri semi oleosi nell’alimentazione quotidiana
Un crescente numero di studi suggerisce un’interessante correlazione tra il consumo di noci e la riduzione del rischio di malattia coronarica e la mortalità in generale.
Ricordiamo un interessante articolo pubblicato nel 2007 sul Journal of Nutrition che forniva un’interpretazione di tali effetti tramite il ruolo protettivo che componenti delle noci potevano esercitare sulla parete vascolare e in modo specifico andando a contrastare gli effetti nocivi delle molecole alla base del processo di disfunzione endoteliale.
Quest’ultimo rappresenta un fenomeno infiammatorio cronico dell’endotelio vascolare implicato nella progressione dell’aterogenesi fino al processo di aterosclerosi avanzata che si manifesta in anomalie di perfusionee causa di eventi ischemici caratterizzati da una diminuzione della biodisponibilità di un vasodilatatore endogeno (ossido nitrico) con conseguente aumento di citochine pro-infiammatorie.
La qualità dell’alimentazione ha importanti effetti sulla reattività vascolare: è stato dimostrato che le diete ricche di acidi grassi a catena corta sono capaci di alterare la funzione endoteliale e che una dieta arricchita di acidi grassi polinsaturi (omega 3) e altre sostanze nutritive, presenti nelle noci Junglans, come le vitamine antiossidanti e l’aminoacido arginina ha attenuato la disfunzione endoteliale. Con il miglioramento della funzione endoteliale osservata dopo l’integrazione di acidi grassi polinsaturi (omega 3) di origine marina possiamo affermare che tale effetto benefico delle noci è da attribuire in parte all’elevato contenuto di acido alfa-linolenico precursore di EPA e DHA.
Le noci possono
♥ avere un ruolo sui livelli circolanti di molecole di adesione cellulare e sul reclutamento dei leucociti alla parete arteriosa (importanti per lo sviluppo della placca ateromasica)
♥ ridurre l’attivazione endoteliale grazie ad una dieta arricchita di acido alfa-linolenico da noci
♥ ridurre l’espressione dell’endotelina-1 (potente attivatore endoteliale)
Le prove ottenute dagli studi eseguiti fino ad oggi sono tali da dedurre che le noci sono da includere in una dieta sana al fine di migliorare gli effetti cardioprotettivi, si può concludere dicendo che le noci nella quantità di circa 6 al giorno riducono potentemente il rischio di patogie cardiovascolari.
Citiamo un’interessante revisione sistematica e una metanalisi di 20 studi (Dagfinn Aune e coll.) sull’associazione tra consumo di noci e rischio di malattia coronarica, ictus, malattie cardiovascolari, cancro e mortalità per tutte le cause per fornire una più globale valutazione delle prove disponibili. I dati sono stati pubblicati sulla rivista BMC Medicine.
La valutazione del rischio relativo* per un consumo di almeno 28 gr/die di noci corrispondenti a circa 5-6 noci è risultato:
malattia coronarica 0,71, ictus o,93, malattie cardiovascolari 0,79, cancro 0,85, tutte le cause di mortalità 0,78 diabete 0,61 malattie neurodegenerative 0,65 infezioni 0,25.
*Rischio Relativo= la probalità che un soggetto appartenente ad un gruppo esposto a determinati fattori sviluppi la malattia rispetto alla probabilità che un soggetto appartenente ad un gruppo non esposto sviluppi la stessa malattia.
Conclusione: i risultati di questi studi confermano che un regolare consumo di noci (5-6 die) svolge un ruolo protettivo nella malattia coronarica e in tutte le malattie sopraelencate.
Le noci possono essere consumate in qualsiasi momento della giornata sempre alle dosi consigliate come spuntino, a colazione aggiungendole ad un piatto di frutta fresca o nello yogurt o arricchendo uno dei pasti della giornata.
Di seguito troverete la ricetta di una insalata che preparava mia madre
Insalata di rucola, indivia, finocchi, mela, arancia e noci
Questa gustosa insalata mette assieme ingredienti di stagione per un piatto da servire come contorno, ma anche come secondo o piatto unico aggiungendo a seconda dei gusti un formaggio erborinato o un formaggio di capra o un buon provolone o scaglie di parmigiano.
Ricetta e preparazione
Pulite e lavate le insalate e tagliatele a striscioline.
Pulite accuratamente il finocchio e tagliatelo finemente
Lavate le mele, tagliatele in quattro spicchi, eliminate il torsolo e i semi e poi tagliatele a fette orizzontali.
Tagliate un’arancia a metà ed eliminate la scorza e la pellicina bianca con un coltello affilato. Incidete quindi ogni spicchio ai lati verso il centro ricavando così degli spicchi al vivo privi della pellicina bianca.
Mettete il tutto in una insalatiera, e unite le noci ed eventualmente il formaggio.
Sbattete in una ciotola l’olio extravergine di oliva e l’aceto (proporzione 2 cucchiai di olio ed uno di aceto), con un po’ di sale e pepe. Condite l’insalata con questa salsina, e completate eventualmente con l’aggiunta del formaggio tagliato a cubetti.
Potete anche accompagnare questa saporita insalata invernale con del pane alle noci.