Obesità: la verità la troviamo nei mitocondri

Obesità: la verità la troviamo nei mitocondri
Gli adipociti presenti nel grasso viscerale sono responsabili di una serie di reazioni biochimiche che portano alla riduzione della presenza dei mitocondri(*) all’interno della cellula, con conseguente minore produzione di energia, ciò comporta una reazione da parte dell’organismo che mette in moto due meccanismi volti proprio a supplire alla mancanza di energia cellulare:
1- maggior introduzione di calorie, sotto forma di alimenti
2- minor dispendio energetico
Il risultato e’ un circolo vizioso che alimenta nuovo accumulo di grasso e quindi ulteriore sovrappeso e obesità. Alla base di questo perverso meccanismo c’è un enzima , l’ eNOS, che ha la funzione di stimolare la produzione dei mitocondri nelle cellule. Nelle persone sovrappeso od obese l’eNOS viene soppresso e si riduce la produzione di ossido nitrico (NO), si hanno meno mitocondri nelle cellule, quindi meno energia e si instaura il suddetto meccanismo.
(*)Mitocondri= sono organuli presenti in tutte le cellule animali a metabolismo aerobico sono in grado di svolgere molteplici funzioni tra cui la più importante è la produzione di energia, essi però sono anche in grado di ridurre il peso e la massa grassa nelle persone sovrappeso/obese. Sono così legati alla riduzione della mortalità dovuta a malattie causate dall’obesità, come diabete, tumori, ictus e infarti, e questo rafforza il ruolo fondamentale di queste minuscole strutture cellulari
Vediamo di capire meglio il ruolo dell’ ossido nitrico e della mitocondriogenesi
L’ossido nitrico (NO o più correttamente monossido di azoto) è un mediatore endogeno di processi particolarmente importanti, come la vasodilatazione e la trasmissione degli impulsi nervosi. In natura si presenta come un gas incolore particolarmente inquinante. Nel nostro organismo la sintesi di questo composto è affidata ad un gruppo di enzimi appartenenti alla famiglia delle ossido nitrico sintetasi (NOS), che utilizzano come substrato un aminoacido: l’arginina.
L’ossido nitrico svolge numerose funzioni:
- regola la pressione arteriosa, quando essa aumenta eccessivamente, l’organismo si difende sintetizzando ossido nitrico che, dilatando le pareti dei vasi, contribuisce all’abbassamento della pressione. Al contrario l’inibizione della sintesi di ossido nitrico determina un aumento delle resistenze periferiche ed un conseguente innalzamento della pressione arteriosa; la sintesi di ossido nitrico da parte degli endoteli sembrerebbe essere favorita da neurotrasmettitori come la noradrenalina e da proteine come le citochine
- modula la trasmissione nervosa e neuromuscolare
- interviene direttamente nelle difese immunitarie: il monossido di azoto sembra stimolare la proliferazione cellulare dei linfociti T e B durante la risposta immunitaria. Inoltre per la sua azione ossidante e la conseguente capacità di liberare radicali liberi è in grado di distruggere la membrana plasmatica degli agenti microbici.
- ha effetto antitrombotico in quanto diminuisce l’aggregabilità e l’adesibilità piastrinica
- stimola la mitocondriogenesi: la sintesi di ossido nitrico è ostacolata dal TNF-alfa, che è nettamente superiore negli obesi rispetto ai normopeso. Nell’obeso, quindi, l’attività mitocondriale è notevolmente ridotta, per cui ciò che si mangia non essendo adeguatamente metabolizzato dai mitocondri – si trasforma più facilmente in grasso. Questo, a sua volta, libera ingenti quantità di TNF-alfa, che a sua volta “uccide” i mitocondri. Inoltre, la carenza di ATP(molecola chiave nel metabolismo energetico della cellula) dovuta alla ridotta attività mitocondriale viene recepita dal cervello come un bisogno di cibo. La restrizione calorica, a differenza degli eccessi, è in grado di attivare l’espressione dell’eNOS, stimolando la mitocondriogenesi; analogo discorso per l’esercizio fisico.
- ha una forte azione ossidante con conseguente aumento di radicali liberi
Concludendo, l’integrazione con prodotti in grado di aumentare la sintesi endogena di ossido nitrico sarebbero utili al fine di migliorare la mitocondriogenesi. A tale proposito negli ultimi 20 anni sono stati pubblicati numerosi studi relativi al ruolo della arginina nel trattamento e prevenzione delle malattie metaboliche, esistono infatti prove emergenti che dimostrano che la supplementazione alimentare di L-arginina riduce l’ adiposità in ratti geneticamente obesi, o da dieta-indotta
Il seguente studio è uno dei più recenti Amino Acids. 2010 Jul;39(2):349-57. Epub 2010 May 1. Beneficial effects of L-arginine on reducing obesity: potential mechanisms and important implications for human health. McKnight JR, Satterfield MC, Jobgen WS, Smith SB, Spencer TE, Meininger CJ, McNeal CJ, Wu G. Department of Animal Science, Faculty of Nutrition, Texas A&M University, College Station, TX 77843, USA.
I meccanismi responsabili degli effetti benefici della L-arginina sono molto complessi, ma riassumendo si può affermare che la supplementazione di L-arginina stimola la mitocondriogenesi e lo sviluppo del tessuto adiposo bruno attraverso la sintesi di alcune molecole (ad esempio, l’ossido di azoto, monossido di carbonio, poliammine, cGMP e cAMP). In realtà, la sintesi di monossido di azoto è un processo complicato, che risponde a fattori endocrini e meccanici. L’effetto stimolatorio dell’arginina diventa apprezzabile soltanto in caso di aumentato fabbisogno o in presenza di carenze indotte da una dieta povera di questo nutriente.
L-arginina quindi sembrerebbe essere molto promettente come nutriente sicuro e conveniente per ridurre le adiposità, aumentare la massa muscolare e migliorare il profilo metabolico negli animali e nell’uomo. Considerate quindi le proprietà di questo aminoacido ricordiamo che i deficit di arginina sono, nella stragrande maggioranza dei casi, da attribuirsi a una carenza proteica generale; sembrerebbe quindi opportuno, prima di ricorrere all’integrazione, rivedere il proprio stile alimentare.
Riportiamo un breve elenco di alcuni alimenti contenenti arginina (relativo a 100 gr di prodotto):
Alimento |
Gr. Arginina/100 gr prodotto |
proteine isolate della soia |
6,07 g |
albume dell’uovo |
4,4 g |
merluzzo sotto sale |
3,75 g |
noci secche |
2,46 g |
arachidi |
3 g |
farina di soia |
2,67 g |
mandorle secche |
2,46 g |
nocciole secche |
2,22 g |
lenticchie |
2,17 g |
tacchino arrosto |
1,98 g |
pesci, frutti di mare, crostacei |
Discrete quantità |
olio di oliva crudo |
(la L-Arginina è termo-sensibile) |