Olio di Palma . . .

L’olio di palma si trova in molti prodotti da forno come biscotti, merendine, cracker, grissini, pane e dolci confezionati

L’olio di palma è un olio vegetale naturale che deriva dalla spremitura della polpa dei dai frutti delle palme da olio che crescono in Indonesia e Malesia. Non trattato è un grasso con un buon profilo nutrizionale, ricco di betacarotenoidi e antiossidanti, vitamina A e E, ma dal costo molto elevato e quindi non usato dall’industria.
I frutti della palma vengono sterilizzati tramite vapore, denocciolati, pressati e filtrati, senza uso di solventi: così da ottenere l’olio di palma grezzo, di colore rosso scuro, che viene successivamente sottoposto a un processo di raffinazione per rendere il prodotto più stabile; a questo stadio l’olio di palma ha una consistenza quasi solida.
Pur essendo un olio di origine vegetale ha una composizione molto simile al burro e allo strutto ovvero ricco di grassi saturi. Quelli che normalmente assumiamo deriva da alimenti di origine animale consumati in quantitativi maggiori rispetto all’olio di palma, che è costituito per metà da acidi grassi saturi (50%, spt. acido palmitico), responsabili della formazione di placche arteriosclerotiche, il 40% sono grassi monoinsaturi (acido oleico) e il restante 10% grassi polinsaturi (acido linoleico).
Le linee guida raccomandano di mantenere un apporto di grassi al massimo del 30% dell’energia giornaliera, di cui 10% da grassi saturi.
L’olio di palma si trova in molti prodotti da forno come biscotti, merendine, cracker, grissini, pane e dolci confezionati, creme spalmabili, quindi molto utilizzato dall’industria alimentare.
L’Istituto Superiore di Sanità ricorda come l’olio di palma di per sé (non lavorato) non sia “tossico”, come tutti gli alimenti. Non ha componenti specifiche che diano effetti negativi alla salute: questi, sono ricondotti dalla comunità scientifica al suo elevato contenuto di grassi saturi rispetto ad altri grassi alimentari.
Per la produzione industriale viene preferito l’olio di palma raffinato, molto più economico e vantaggioso che, a causa dei vari processi di raffinazione a cui è sottoposto, diventa dannoso per la salute, per la presenza di acidi grassi trans di cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità limita l’assunzione all’1% del fabbisogno calorico giornaliero.
L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) riporta che alcune sostanze presenti nell’olio di palma, ma anche in altri oli vegetali e nelle margarine, rappresentano un potenziale rischio per la salute; queste sostanze sono i contaminanti a base di glicerolo (glicidil esteri degli acidi grassi, 3-monocloropropandiolo e 2-monocloropropandiolo e loro esteri degli acidi grassi) che si formano durante la lavorazione degli alimenti, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200° C).
Esperti hanno esaminato le informazioni sulla tossicità del glicidolo evidenziando che sia genotossico e cancerogeno”.
Anche se olio di palma e burro sono entrambi grassi usati dall’industria per la realizzazione di prodotti gustosi e friabili, il burro, considerato anch’esso un grasso da consumare in quantità moderate, può però causare meno problemi di salute rispetto all’olio di palma perché il burro è ricco di acidi grassi saturi a corta catena usati dall’organismo come fonte energetica. Per questi motivi non solo è meglio evitare o limitare al minimo alimenti contenenti olio di palma ma occorre anche considerare i grassi che vengono utilizzati al suo posto. Infatti, l’olio di girasole o di mais con cui viene sostituito l’olio di palma non sopportano le alte temperature, e questo provoca l’alterazione degli acidi grassi insaturi contenuti in questi oli vegetali che si trasformano in grassi trans, dannosi per la salute tanto quanto l’olio di palma raffinato.
Oltre all’insalubrità dell’olio di palma raffinato usato dall’industria si dovrebbe tenere conto dell’impatto ambientale della produzione di olio di palma che sta promuovendo la deforestazione di ampie aree tropicali, mettendo a repentaglio l’intero ecosistema; quindi nella scelta di un prodotto confezionato è meglio preferire quelli ottenuti con olio di oliva o extravergine d’oliva oppure burro di buona qualità.

QUINDI . . .

  • l’olio di palma integrale non raffinato di colore rosso contiene il 50 di acidi grassi saturi ma non è dannoso per la salute se assunto con moderazione; non dovrebbe superare il 10% delle calorie giornaliere
  • l’olio di palma raffinato di colore chiaro usato nella produzione industriale di molte merendine, creme, cracker, pane e biscotti, si arricchisce di prodotti della raffinazione dannosi per salute (acidi grassi trans o idrogenati) non dovrebbe superare l’1% delle calorie giornaliere

Come suddetto superare le quantità raccomandate di olio di palma, così come per i grassi di origine animale, può risultare dannoso per la salute di cuore e arterie. Meglio preferire prodotti realizzati con olio extravergine di oliva o burro di ottima qualità. In un’alimentazione varia ed equilibrata è sempre meglio contenere il consumo di cibi molto ricchi di grassi saturi.
L’olio di palma non ha un effetto diverso sul rischio cardiovascolare rispetto ad altri alimenti con simili percentuali di grassi saturi e mono/polinsaturi come ad esempio il burro. Il suo consumo non è correlato all’aumento di fattori di rischio cardiovascolare nei soggetti con valori di colesterolo nella norma, non in sovrappeso od obesi, giovani e “che assumano contemporaneamente le quantità adeguate di polinsaturi”. Potenzialmente più vulnerabili invece bambini, anziani, dislipidemici, obesi, pazienti con pregressi eventi cardiovascolari e ipertesi.
Alcuni studi scientifici condotti in alcune università italiane hanno dimostrato che l’olio di palma danneggia le cellule del pancreas alterando la sintesi di insulina, causando Diabete di tipo 2.
Basterebbe” ridurre il consumo di quegli alimenti che contengono olio di palma.
Impariamo a leggere non solo le calorie dei cibi ma anche gli ingredienti: possiamo consumare biscotti o merendine a colazione ed evitarne l’assunzione a spuntino o a merenda preferendo frutta fresca o yogurt. Allo stesso modo limitiamo il consumo di pane confezionato e derivati a favore del pane fresco.
Quindi, se consumato con moderazione all’interno di una dieta varia ed equilibrata, senza superare le quantità raccomandate per i grassi saturi, l’olio di palma risulta non avere effetti dannosi per la salute.