Omeopatia e alimentazione

E' bene ricordare, che curarsi con l'Omeopatia vuol dire, in qualche modo, cambiare anche il proprio stile di vita, rendendolo più naturale e più sano.

Omeopatia e alimentazione

L’Omeopatia è una medicina olistica poiché considera l’essere umano nella sua naturale ed indivisibile complessità di psiche e corpo. Per coloro che seguono una terapia omeopatica non esistono particolari obblighi alimentari. E’ bene ricordare, tuttavia, che curarsi con l’Omeopatia vuol dire, in qualche modo, cambiare anche il proprio stile di vita, rendendolo più naturale e più sano.
La malattia è il risultato di uno squilibrio generale dell’individuo, la cura non deve essere la semplice eliminazione dei sintomi, ma il recupero dell’equilibrio organismo-ambiente, per questo l’efficacia delle cure omeopatiche non è legato solo all’individuazione del rimedio migliore ma anche all’impostazione di un corretto regime alimentare che tenga conto delle ipersensibilità individuali, della stagione e dei diversi momenti della giornata.
La cura omeopatica non prende in considerazione solo il sintomo ma valuta lo stile di vita della persona nel suo complesso e la dieta ne è una componente fondamentale, “dimmi come mangi e ti dirò chi sei”.
Dai risultati di un test sulla personalità condotto dalla facoltà di Psicologia dell’università Cattolica di Milano, è emerso che soggetti che prediligevano per esempio alimenti dolci erano più amichevoli e altruisti di coloro che preferivano cibi salati, e questo conferma l’esistenza di un importante legame tra cibo corpo e psiche.

Il desiderio o l’avversione per determinati cibi può essere un utile strumento per valutare il meccanismo di insorgenza dei disturbi, il corpo tende a cercare ciò di cui è carente ed evitare alimenti non adatti, per risparmiare l’energia necessaria a combattere la malattia.
L’analisi del regime dietetico di una persona può fornire utili informazioni per trovare la risposta omeopatica più efficace ai sintomi esposti.
Da qui l’importanza dell’impostazione di un regime alimentare che tenga conto delle intolleranze alimentari
, responsabili di uno stato infiammatorio generale e una minor capacità di difesa dell’organismo. E’ bene ricordare che le intolleranze alimentari possono favorire l’insorgenza e la cronicizzazione di alcune patologie, quali per esempio cefalea, cistiti, riniti disturbi gastrointestinali.

Gli effetti di una intolleranza alimentare sull’organismo sono effetti di tipo subclinico, cioè non immediatamente evidenti, ma che giorno dopo giorno provocano la crescita di eventi di tipo infiammatorio che a loro volta determinano malattie sicuramente importanti
L’attenzione omeopatica anche per l’aspetto dietologico è legata alla necessità di rimuovere gli ostacoli alla cura, e gli alimenti a cui si è intolleranti lo sono certamente.
In genere si parla poco delle reazioni causate dagli alimenti una volta metabolizzati, cioè trasformati dall’organismo. Queste reazioni possono essere di acidificazione, di alcalinizzazione e neutre. Per la teoria dell’alimentazione naturale sapere se un cibo è acido o basico è molto importante. Il sangue dell’uomo, infatti, tende ad essere basico quando l’organismo è in buona salute mentre tende all’acidificazione se è presente qualche malattia. L’alimentazione naturale, quindi tende a prediligere il cibo mineralizzante e ridurre il cibo acidificante.

L’omeopatia raggruppa gli alimenti in tre categorie a seconda della loro azione sull’organismo:
-Aimenti Alcalinizzanti:
frutta in genere, mandorle, sesamo, uva e frutta secca, ortaggi e verdure ( tranne spinaci, rabarbaro, bietole e barbabietola rossa), frutta fresca ben matura ( meno prugne e mirtilli), legumi freschi e secchi, latte.

-Alimenti Neutri: olii vegetali, miele grezzo, zucchero di canna scuro.
-Alimenti Acidificanti carni di ogni animale (pesci compresi), grassi animali, uova, formaggi, cereali di ogni tipo (specialmente se raffinati), zucchero bianco, alimenti conservati con additivi chimici ( trattati , decolorati, raffinati), pasticceria industriale e artigianale, cacao e cioccolato, marmellate, aceto, spinaci, bietole, rabarbaro, barbabietole rosse, caffè e thè, prugne, tutti i cibi troppo cotti.
L’organismo tenta di mantenere l’equilibrio, cioè il pH fisiologico a 7, per una persona normale, un’alimentazione naturale ed equilibrata deve comprendere dal 60 al 70% in peso di alimenti alcalinizzanti e mineralizzanti, e dal 30 al 40% di alimenti acidificanti.
Per bilanciare la dieta, un semplice compromesso è quello di diminuire le proteine animali, aumentare la quantità di vegetali, (è utile ricordare che sarebbe opportuno per una corretta alimentazione il consumo di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura) altrimenti i cibi acidificanti ristagnano a livello della matrice connettivale, facendo perdere fluidità ed elasticità alle membrane cellulari che è sinonimo di invecchiamento cellulare.
Ecco alcune semplici regole per un’ alimentazione sana e naturale:
♣ ripartire l’alimentazione nell’arco della giornata per non affaticare la digestione
♣ assumere i carboidrati(meglio se integrali) preferibilmente a pranzo unitamente a vegetali e 2/3 volte alla settimana latticini freschi in piccola quantità.
♣ assumere le proteine prevalentemente a cena precedute da verdure crude e accompagnate da verdure cotte.
♣ qualora si facesse un pasto completo limitare le porzioni.
♣ diminuire il consumo delle proteine animali (carni, uova, pesce), che talvolta possono essere sostituite anche da quelle vegetali (legumi in particolare).
♣ aumentare il consumo d’insalate fresche, verdure cucinate al vapore, frutta e succhi di frutta freschi.
♣ sostituire i cibi raffinati (zucchero, pane, pasta,riso, ….) con i corrispettivi integrali.
♣ limitare il consumo di sostanze nervine (tè, caffè, fumo di sigaretta) e alcolici.
♣ limitare il consumo di sale e alimenti particolarmente salati (salumi, formaggi, dado da brodo, prodotti in salamoia……….).
♣ qualora si desiderasse fare uno spuntino prediligere l’assunzione di frutta o di un cocktail di frutta o centrifuga di verdure o succo di pomodoro accompagnati a cruditè.
♣ mangiare lentamente, in modo da triturare completamente il cibo e renderlo più facilmente aggredibile dai succhi gastrici.

 

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Con sede in Corso Sempione 8 a Milano, propone un approccio integrato tra la Medicina allopatica e naturale. Da oltre 20 anni si occupa di Alimentazione, Intolleranze Alimentari e Medicina Estetica.