Osteoporosi quale acqua scegliere come prevenzione?
La prevenzione inizia a tavola è importante quindi introdurre con l’alimentazione alimenti contenenti calcio, fosforo, boro, magnesio, Vitamina D

L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea a cui si accompagna conseguentemente un aumento del rischio di frattura. Più precisamente l‘osteoporosi (letteralmente osso poroso) è una malattia caratterizzata dalla progressiva riduzione della densità delle ossa, e dall’assottigliamento delle ossa stesse al di sotto del limite necessario per lo svolgimento della funzione di sostegno da queste esercitata.
Per definire meglio la malattia e il relativo rischio di frattura rispetto a quadri clinici di limitata perdita di massa ossea, (osteopenia) che possono verificarsi in condizioni fisiologiche quali la menopausa e la vecchiaia, l’Organizzazione mondiale della sanità ha indicato per il sesso femminile una classificazione (o punteggio) definito T score, dei valori di massa ossea ottenuti mediante l’esecuzione della densitometria (l’esame più utilizzato per valutare la densità della massa ossea).
Rispetto al valore medio della massa ossea che viene raggiunto dalla popolazione sana alla maturità, ossia intorno ai 30 anni, si identificano quattro quadri clinici distinti: normale, osteopenia, osteoporosi potenzialmente a rischio di fratture per piccoli traumi, e osteoporosi conclamata. Secondo i dati forniti dalla letteratura, il 20% delle donne italiane tra i 40 e i 79 anni è affetto da osteoporosi. L’alta prevalenza di tale condizione sottolinea l’importanza di una prevenzione efficace e tempestiva che comprenda innanzitutto un approccio corretto in termini dietetici. Anche in questo caso quindi “la prevenzione inizia a tavola” è importante quindi introdurre con l’alimentazione alimenti contenenti calcio, fosforo, boro, magnesio, Vitamina D.
Il fosforo si ritrova nella carne, nel pesce, nel pollo, nelle uova, nei latticini e nella frutta secca.
Il calcio si trova nel latte, nello yogurt, nel formaggio, nel pesce e nei semi, in particolare in quelli di sesamo: va però precisato che alcuni tipi di alimenti come gli spinaci, il pane bianco in eccesso e il cioccolato, assunti assieme a prodotti contenenti calcio, lo fanno precipitare, rendendolo quindi inutilizzabile per l’organismo e vanno quindi assunti lontano dalle più importanti fonti di calcio, se non vogliamo perderlo.
Il magnesio si ritrova nelle verdure a foglia larga e verdi in particolare, e nel lievito di birra.
La vitamina D che è presente naturalmente nel pesce, nell’olio di fegato di merluzzo e nel tuorlo d’uovo, ma va attivata dall’esposizione del corpo al sole, perché senza l’azione del sole questa preziosissima vitamina serve a ben poco.
Il Boro presente nella frutta secca e nell’avocado la cui caratteristica principale è aumentare l’assorbimento di calcio.
Ottimo anche un elevato consumo di pesce e molluschi perché favorisce una maggior densità minerale ossea soprattutto nelle donne.
Infine non dimentichiamoci che anche l’acqua è un’ottima fonte di calcio facilmente assorbibile, scegliamo quindi sempre delle acque a più elevato contenuto di calcio anche perché bevendo i canonici 1,5-2 litri di acqua al giorno riusciamo ad apportare metà del fabbisogno giornaliero.
E’ però fondamentale scegliere un’acqua minerale adeguata da consumare sia durante i pasti che nell’arco della giornata. La scelta, in assenza di specifiche patologie, deve ricadere su un’acqua minerale, il cui residuo fisso deve essere tra i 500 e i 1500 mg/l. Diventa perciò essenziale la lettura dell’etichetta e la corretta interpretazione dei livelli di calcio, sodio, silicio e potassio.
Per quanto riguarda il calcio che è l’elemento principe per la prevenzione dell’osteoporosi in quanto costituisce prevalentemente l’osso. La sua concentrazione nell’acqua deve essere superiore a 150 mg/l per garantire un buon apporto. Uno studio condotto recentemente ha evidenziato come il calcio carbonato presente nell’acqua sia effettivamente assorbito dal 30 al 35%. Questa percentuale risulta essere addirittura maggiore rispetto a quella di latte e derivati (circa il 25%).
Il sodio presente nell’acqua è altresì importante in quanto un apporto troppo elevato provoca un aumento della concentrazione di calcio nelle urine e quindi una diminuzione del suo assorbimento. La sua concentrazione nell’acqua quindi deve essere inferiore a 20 mg/l.
Per quanto riguarda invece silicio e bicarbonato, ricoprono un ruolo minore, ma comunque importante nella prevenzione dell’osteoporosi. Il silicio in particolare è coinvolto attivamente nell’assorbimento del calcio, per cui è importante scegliere un’acqua che permetta di raggiungere un fabbisogno giornaliero di 30 mg. In etichetta è importante controllare anche il contenuto di potassio, indispensabile al fine di ridurre gli effetti negativi di una dieta eccessivamente ricca in proteine sul tessuto osseo
Va assolutamente chiarito che l’assorbimento del calcio e dei minerali implicati nel mantenimento del metabolismo delle ossa è dipendente anche dalle condizioni intestinali. Attenzione quindi alla salute dell’intestino!
Quando per esempio si è in presenza di disbiosi e di una infiammazione dovuta ad ipersensibilità alimentare l’intestino non è in grado di assorbire efficacemente i minerali necessari.
Infine per chi vuole conoscere lo stato dei minerali sopraelencati, utili al mantenimento della salute dell’osso, consigliamo di eseguire il mineralogramma un test molto semplice, che viene usato sempre più spesso in campo medico e nutrizionale a integrazione degli esami di routine.
L’ effettuazione del mineralogramma può essere utile al fine di stabilire se la decalcificazione è dovuta effettivamente a carenza di calcio o come spesso avviene al sovraccarico di tale minerale che l’organismo non riesce ad utilizzare, e se ne scopre quindi un sovraccarico, da qui l’inutilità di una ulteriore integrazione.
In genere, infatti, risultano più efficaci miscele di oxiprolinati che agiscono sulla regolazione del metabolismo calcico.