Pancia gonfia: cosa fare?
Il gonfiore addominale è un disturbo che coinvolge sempre più persone.Vediamo quali strategie possono essere attuate per combatterlo. Il primo presidio utile è sicuramente cercare di combattere la presenza di una infiammazione da cibo (intolleranze alimentari) ........

Pancia gonfia: cosa fare?
Il gonfiore addominale è un disturbo che coinvolge sempre più persone, vediamo quali strategie possono essere attuate per combatterlo.
Il primo presidio utile è sicuramente cercare di combattere la presenza di una “infiammazione da cibo” (intolleranze alimentari) che svolge un ruolo importante nell’eziologia di questa patologia. La presenza di intolleranze alimentari va infatti a sostenere uno stato infiammatorio generale dell’organismo, che in questo caso può peggiorare la sintomatologia. Al fine di individuare la presenza di una eventuale intolleranza alimentare potrebbe essere utile sottoporsi all’esecuzione di un test per la ricerca delle intolleranze alimentari e la successiva elaborazione di un programma nutrizionale (dieta di rotazione) volto al recupero della tolleranza.
Poiché la sintomatologia addominale è spesso scatenata dall’assunzione di cibo, molti pazienti tendono ad attribuire all’assunzione di particolari alimenti alcuni loro sintomi, auto-diagnosticandosi intolleranze e/o allergie alimentari fino al 50% dei casi, evitiamo di farlo e, affidiamoci al medico esperto che ci condurrà, dopo una corretta diagnosi, verso la guarigione.
Tuttavia è bene fare attenzione a:
– Frutta e verdura, alimenti indispensabili per mantenere un buon transito intestinale ma, per chi ha una particolare sensibilità, è importante non eccedere perché si potrebbe avere un aumento del gonfiore.
– Zuccheri raffinati contenuti nella pasta, nel pane e nelle farine bianche possono dare flatulenza. Lo stesso succede con il lievito, la birra, le patate e alcune radici come il topinambur.
– Fibre, perché se da una parte facilitano il movimento intestinale, dall’altra possono peggiorare il gonfiore e quindi la stipsi; lo stesso vale per i legumi, gli ortaggi, le noci o la frutta secca. Sarà quindi preferibile utilizzare le verdure a foglia piccola, che fermentano di meno. Centrifugare la frutta e la verdura, così da eliminare la parte di fibra indigeribile e passare i legumi (ceci, lenticchie, piselli) e alcuni tipi di ortaggi come le brassicacee (broccoli, cavoletti di Bruxelles…..).
– Infine, è bene tritare le mandorle, le noci, la frutta secca in generale.
Per quanto riguarda la frutta se si soffre di gonfiore addominale è bene evitarla dopo i pasti perché, a causa della fermentazione, la sintomatologia può peggiorare
– Latte e formaggi, sono sempre più numerose le persone che hanno difficoltà a digerire il lattosio (lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati), e ciò accade quando un particolare enzima, la lattasi, che ha il compito di metabolizzare il lattosio in modo da permetterne l’assorbimento, non riesce a svolgere il proprio compito. Risultato: lo zucchero non assimilato fermenta. Per evitare il fenomeno, bisogna limitare il latte e i formaggi freschi, e ripiegare su latte ad alta digeribilità o sul latte di riso, di soia, d’avena e sui formaggi stagionati.
Per approfondire:( Intolleranza al latte o al lattosio? Facciamo chiarezza, Intolleranza al latte! Curiamola con piccole quantità di latte, Latticini senza lattosio?)
Mangiare lentamente, masticando accuratamente gli alimenti. Bisogna imparare a dedicare al consumo del cibo il tempo necessario, come minimo venti minuti, masticando con calma, così da facilitare la digestione e non solo infatti una masticazione lenta determina: maggior senso di sazietà, migliora la digestione, migliora l’assimilazione degli alimenti, riduce la quantità di cibo assunto e stimola la lipolisi.
La masticazione prolungata ha infatti un effetto antiobesità che si basa su due diversi meccanismi:
1) Masticare lentamente comporta la stimolazione del nervo trigemino da cui deriva un aumento di istamina in una particolare zona del cervello, che segnala un accentuato senso di sazietà
2) Masticare di più aiuta a sciogliere i grassi grazie all’attivazione dell’istamina che a sua volta stimola la lipolisi, questo meccanismo incide in modo particolare sul tessuto adiposo viscerale.
Continuiamo con i consigli…….
Evitare le bibite gassate, il gas artificiale, contenuto nelle bollicine, incrementa l’aria nell’intestino Meglio bere l’acqua naturale o assaporare delle tisane calde, che aiutano a rilassare la muscolatura dell’addome.
Attenzione alla gluten sensitivity o celiachia Spesso dietro al gonfiore addominale si cela un problema di ipersensibilità al glutine. Ma prima di bandirli dalla tavola, è fondamentale sottoporsi a opportune indagini diagnostiche.
Infine impariamo ad utilizzare tisane magari dopo cena in particolare al finocchio (utilizziamo i suoi semi). Ottimo contro i disturbi digestivi, elimina la sensazione di gonfiore contrasta i processi di fermentazione e aiuta a eliminare l’aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino.
Un altro toccasana per stomaco e intestino è lo zenzero, che aiuta a tenere a bada il gonfiore e la flatulenza. Da gustare fresco o grattugiato sopra i centrifugati di frutta e verdura lo zenzero, le cui proprietà medicinali erano già note alle antiche culture orientali, oggi viene utilizzato in cucina anche in Europa per la preparazione di focacce, biscotti, tè aromatizzati. Fornisce ai piatti un gusto piacevolmente piccante, contiene principalmente olio essenziale di zingiberene, gingerolo e shogaolo, grazie a queste sostanze favorisce la digestione e svolge un’azione stimolante, antiossidante, aumenta la secrezione biliare ed è anche un epatoprotettore.