Abbronzatura sicura
Quale prodotto solare scegliere? quale fattore di protezione è indicato per la nostra pelle....... dopo la spiaggia.....

Abbronzatura senza rischi
Quale prodotto solare scegliere per un’abbronzatura sicura?
Molti pensano che chi ha una carnagione chiara debba proteggersi più di chi ha la carnagione scura, in realtà tutti noi dovremmo scegliere il protettivo più corretto, in funzione sia del fototipo, ma anche in funzione di altri fattori come il luogo in cui si pensa di esporsi (montagna, tropici, mediterraneo), e la presenza di superfici riflettenti (neve, sabbia, mare).
Il fattore di protezione indicato sulle confezioni, fornisce l’indicazione di quanto tempo possiamo esporci al sole prima di scottarci, dovremo applicare la crema almeno mezz’ora prima dell’esposizione, in modo da consentire alla pelle di assorbire i principi attivi del prodotto.
La protezione della cute è una procedura irrinunciabile nei soggetti con pelle chiara, con efelidi o teleangectasie del volto (couperose), con estrema fotosensibilità (fototipo I e II) o in condizioni patologiche (albinismo e vitiligine), nonché in condizioni di sensibilità costituzionale alla luce solare.
A proposito di fototipo . . . in dermatologia, il fototipo è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente nella cute; esso indica le reazioni della stessa all’esposizione alle radiazioni UV ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere. Conoscere il proprio fototipo è di fondamentale importanza per poter mettere in atto quei provvedimenti e quelle precauzioni che consentano di mantenere in salute la nostra pelle durante una esposizione solare.
CLASSIFICAZIONE DEL FOTOTIPO |
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Fototipo |
Sensibilità agli UV |
Comportamento della cute |
I |
Elevata |
Si scotta sempre con facilità, non si abbronza mai. |
II |
Elevata |
Si scotta sempre con facilità, si abbronza poco |
III |
Media |
Si scotta sempre moderatamente, si abbronza gradualmente |
IV |
Scarsa |
Si scotta minimamente, si abbronza sempre e con rapidità |
V |
Minima |
Raramente si scotta, si abbronza intensamente e con rapidità |
VI |
Nulla |
Non si scotta mai, sempre intensamente pigmentato |
Per un maggior appronfondmento Dai alla tua pelle la giusta protezione
Per avere le caratteristiche preventive, tali prodotti devono proteggere sia dai raggi UVB che da quelli UVA e garantire un buon bilanciamento del fattore di protezione su tutta la gamma dell’ultravioletto; soltanto in questo caso si può dichiarare che il solare ha una protezione ‘”ad ampio spettro”.
La sudorazione, lo sfregamento con i teli da spiaggia, i bagni e le docce riducono la capacità protettiva della crema, è consigliabile rinnovare l’applicazione più volte durante la giornata, garantendo così alla pelle una maggiore idratazione, che permette di conservare più a lungo l’abbronzatura.
I protettivi solari possono essere in crema, spray, olio, gel, e acqua solare, di solito la crema e i gel sono più idonei per il viso o parti del corpo non estese (spalle e decolleté), mentre le altre formulazione sono indicate per tutto il corpo; in particolare ricordiamo che gli oli solari, che di solito hanno bassi fattori di protezione, conferiscono una maggior lucentezza alla pelle che facilita la penetrazione delle radiazioni, quindi sono consigliati a chi ha la pelle scura o già abbronzata.
Meglio scegliere prodotti resistenti all’acqua “water proof’” o “water resistant”, riescono infatti a mantenere la loro efficacia anche dopo 40 minuti di immersione, ma ricordiamo sempre di rinnovare spesso l’applicazione se si suda molto o si fanno molti bagni o docce.
Per quanto riguarda la scelta del prodotto solare, oltre alla possibilità di resistere o meno all’acqua, un parametro da prendere in considerazione è SPF “Sun Protection Factor” o “Fattore di protezione solare”. Esso esprime la capacità di un prodotto solare di filtrare i raggi solari UV. Tale parametro che viene calcolato, sperimentalmente e in vivo si basa sul rapporto matematico tra l’energia necessaria a produrre la comparsa di arrossamento (eritema) sulla cute protetta dal prodotto e quella necessaria a ottenere la stessa risposta senza protezione; il SPF può quindi essere considerato come una misura della quantità di radiazione che può essere ricevuta dalla pelle protetta prima che compaia l’eritema.
Perché un prodotto solare sia da considerarsi protettivo deve avere un SPF minimo di 6, mentre per SPF superiori è obbligatorio indicare la categoria di protezione, “bassa” SPF da 6 a 10, “media” SPF da 15 a 25, “alta” SPF da 30 a 50, e “molto alta” SPF 50+. Questa terminologia consente di ridurre tutti i numeri utilizzati sulle etichette e rendere più agevole il confronto fra i diversi prodotti. Da ciò risulta evidente che non esiste un solare che possa proteggere al 100% la cute dalle radiazioni, quindi i termini “schermo solare” o “protezione totale” sono ingannevoli.
Per concludere evidenziamo che un buon solare non dovrebbe contenere nessuna sostanza potenzialmente nociva: alcune tra le marche più vendute anche in farmacia, contengono invece benzofenoni, sostanze potenzialmente cancerogene. Un buon prodotto solare, inoltre, non dovrebbe contenere conservanti o profumazione aggiunta, principali cause di sensibilizzazione allergica e fotosensibilizzazione.
Chiaramente usare una buona crema non è sufficiente a proteggerci dai danni di una scorretta esposizione, ecco alcuni consigli per l’esposizione:
Esporsi in modo graduale: nei primi giorni di vacanza al mare è opportuno abituare progressivamente la pelle al sole.
L’abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è
destinata a sparire rapidamente e solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un’abbronzatura duratura.
Non si dovrebbe stare al sole quando e quanto si vuole: ricordarsi che i momenti migliori per abbronzarsi sono il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio. Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
Stare in movimento: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.
Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole; attenzione però, l’effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature e la disidratazione.
Infine quando l’abbronzatura svanisce si manifestano i danni causati dall’eccesso di sole, così, se si sa di aver esagerato è meglio correre ai ripari con trattamenti a base di retinolo e acido ialuronico abbinati a estratti vegetali e ceramidi che aiutano a migliore l’elasticità della pelle.
Dopo la Spiaggia….
Il doposole: dopo l’esposizione la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, eventuali arrossamenti possono essere opportunamente trattati applicando creme lenitive a base di ossido di zinco e magnesio silicato, che svolgono un’azione antinfiammatoria.
Fate attenzione all’ambiente: il condizionatore d’aria, ad esempio, tende a seccare l’aria, e quindi a disidratare la pelle. Stessa cosa per i lunghi spostamenti in aereo: tenete a portata di mano una crema idratante per il viso, e il doposole per le gambe.
Si deve tenere tuttavia presente che la pelle si rinnova continuamente eliminando gli strati superficiali, per cui l’abbronzatura è destinata prima o poi a scomparire.
In circa ventotto giorni, infatti, si completa il naturale ricambio delle cellule della cute, dovuto alla desquamazione; ma già dopo poco più di una settimana, quando non ci si espone più al sole, lo strato più superficiale della pelle si squama e la pelle può presentare delle chiazze e tende a diventare più secca del solito.
Gli esperti avvertono che per far durare più a lungo l’abbronzatura un rimedio c’è, ed è quello di pensarci già durante le vacanze. La velocità con cui si perde il colorito sano che abbiamo conquistato, infatti, dipende molto dagli stress e dalle irritazioni cui la cute è stata sottoposta durante il periodo di esposizione al sole. Vale quindi la pena, anche per questo motivo, seguire le regole per una corretta fotoesposizione: in questo modo, anche al rientro dalle vacanze potremo sfoggiare più a lungo un colorito sano.
Un altro rischio per la nostra abbronzatura è dato dalla disidratazione.
E’ fondamentale quindi mantenere le buone abitudini apprese durante l’estate anche al rientro. Preferite la doccia al bagno, poiché il lungo contatto con l’acqua tende a desquamare la pelle. Per lo stesso motivo, scegliete detergenti non aggressivi e non schiumogeni, come un olio cosmetico, che protegga e ammorbidisca la pelle durante la pulizia.
Dopo la doccia, evitate di sfregare con troppa energia la pelle, e applicate una dose abbondante di idratante, meglio ancora l’abituale doposole, ad azione emolliente.
Se il viso o il corpo iniziano a “chiazzarsi”, non abbiate paura ed eseguite uno scrub dolce mentre siete sotto la doccia: in questo modo, eliminerete le cellule morte e la pelle tornerà luminosa.
Se avete in programma un ultimo week-end al sole, inoltre, la pelle sarà ancora più ricettiva agli ultimi raggi di sole.