Perdere peso ? Gli orari dei pasti sono importanti

Prolungare il digiuno notturno potrebbe favorire la perdita di peso senza sconvolgere le nostre abitudini alimentari

Aumentare le ore di digiuno notturno fa perdere grasso

Il grasso corporeo è il nemico della nostra salute, quindi per essere più sani è necessario riuscire a ridurlo, come evidenziato da uno studio pilota dell’Università del Surrey (Regno Unito), pubblicato sulla rivista Journal of Nutritional Sciences.
La riduzione del grasso corporeo diminuisce le possibilità di sviluppare obesità e malattie correlate, quindi è fondamentale per migliorare la nostra salute.
Dallo studio emerge che modificando gli orari di colazione e cena e inserendo dei momenti di digiuno, potremmo perdere peso senza stravolgere le nostre abitudini alimentari.

Sono stati condotti diversi esperimenti con animali e, modificando i tempi in cui gli animali si nutrivano, si verificava non solo una diminuzione del peso, e un miglioramento dei livelli di zucchero e colesterolo nel sangue.
Nessuna modifica del cibo o delle calorie assunte, semplicemente i momenti dei pasti venivano avvicinati durante la giornata per “allungare” il periodo di digiuno durante la notte.
L’università del Surrey ha condotto un esperimento con 16 volontari, pur essendo il campione poco rappresentativo, i risultati sono sati interessanti.
Hanno confermato come modificando leggermente i tempi dei pasti, sia possibile avere importanti benefici per il nostro corpo.
Lo studio è durato 10 settimane, e l’obiettivo era capire l’impatto che le modifiche dei tempi dei pasti avrebbero avuto sulla composizione corporea e sulla possibilità di sviluppare diabete e malattie cardiache.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi:

• un gruppo ritardava la colazione di 90 minuti e cenava 90 minuti prima.
• l’altro gruppo continuava a mangiare i pasti negli stessi orari.
In questo modo il primo gruppo aveva tre ore in più di digiuno durante la notte.
Per l’intero periodo dello studio, ogni partecipante ha tenuto un diario alimentare e del sonno per assicurarsi che stava mangiando la stessa quantità di cibo di sempre.
Inoltre all’inizio dello studio – dopo un digiuno di circa 12 ore – sono stati misurati i livelli di zucchero, di trigliceridi e di colesterolo nel sangue di ciascun partecipante. Dopo le 10 settimane, tutti hanno fatto gli stessi test.

Risultati

Il gruppo che ha modificato gli orari dei pasti e, che aveva più ore di digiuno, ha mostrato un miglioramento significativo dei livelli di zucchero e di colesterolo nel sangue rispetto a quelli iniziali.
Nessuna differenza dei livelli di grassi nel sangue, ma c’è stata un evidente perdita di grasso corporeo: coloro che rientravano nel primo gruppo, infatti, hanno perso più del doppio di grasso corporeo rispetto a coloro che appartenevano al gruppo di controllo.

I partecipanti potevano mangiare liberamente purché all’interno di certe finestre temporali tra i momenti di digiuno e i pasti.

I ricercatori hanno osservato che i partecipanti del primo gruppo tendevano a mangiare di meno rispetto al gruppo di controllo, risultato supportato dalle risposte al questionario.
Ppiù della metà dei partecipanti ha notato una riduzione dell’assunzione di cibo dovuta sia alla diminuzione dell’appetito, sia alla diminuzione delle opportunità di mangiare.

Nonostante i buoni risultati le diete fast o del digiuno sono difficili da seguire e potrebbero non essere sempre compatibili con la vita familiare e sociale.
L’efficacia di questo regime deve essere ancora testato, ma le indicazioni emerse dall’esperimento sono sicuramente interessanti.