Più magnesio per le nostre ossa
Quando si parla di prevenzione dell’ osteoporosi si pensa subito al calcio e alla vitamina D..In realtà anche il magnesio è un ottimo alleato epr la salute delle nostre ossa...

Più magnesio per le nostre ossa
Riportiamo un interessante articolo apparso sul Corriere della Sera scritto dalla Dott. Carla Favaro
“Quando si parla di prevenzione dell’ osteoporosi si pensa subito al calcio e alla vitamina D. In realtà molti altri componenti della dieta si stanno rivelando sempre più importanti per la protezione delle ossa e uno dei più importanti è il magnesio. Lo conferma un recente studio condotto dal Norvegian Institute of Public Health, pubblicato sulla rivista scientifica Bone. I ricercatori, considerando la grande variabilità dell’incidenza di fratture del femore da una regione all’altra del loro paese, hanno voluto verificare se ci fosse una relazione fra la frequenza di questi traumi (più di 19 mila fratture nei sette anni di osservazione su circa 700 mila adulti) e il contenuto di calcio e magnesio dell’acqua potabile.
L’importanza dell’acqua
A contenuti maggiori di magnesio nell’acqua è risultato corrispondere un minor rischio di fratture del femore sia negli uomini che nelle donne, mentre non si è osservata la stessa cosa per il calcio. Un elevato livello di urbanizzazione è risultato invece associato con un aumentato rischio di frattura del femore, indipendentemente dal calcio e dal magnesio. «Il magnesio è cruciale per molte funzioni cellulari ed è quindi essenziale per il corretto funzionamento dei nostri tessuti. Nei Paesi industrializzati, però, l’apporto di questo minerale con la dieta è carente: le dosi raccomandate dall’americano National Institute of Health, sono di 320 mg nella donna e 420 mg nell’uomo al giorno. L’Italia in particolare è tra i Paesi europei con minor assunzione di magnesio. Infatti, per quanto questo minerale sia presente in gran quantità soprattutto nei vegetali, la nostra dieta ne è generalmente povera a causa della raffinazione dei cibi, dei cereali in particolare. Anche alcuni farmaci, tra cui i diuretici, e malattie croniche intestinali o renali possono far perdere questo minerale».
Osteoporosi
La maggior parte del magnesio nel nostro corpo è depositata nell’osso, dalla cui superficie viene però “mobilizzato” in caso di deficit: così l’osso diventa più fragile. Da anni all’Università di Milano un gruppo di ricercatori studia che cosa accade nelle cellule ossee quando il magnesio è scarso e sono riusciti a spiegare i complessi meccanismi che correlano il deficit di magnesio all’osteoporosi, come hanno recentemente riassunto in una revisione della letteratura scientifica su Nutrients. Ben vengano, quindi, gli alimenti integrali e, in generale, i vegetali freschi, ricca fonte di magnesio. Ricordiamo che un individuo sano non corre il rischio di accumulare magnesio (troppo magnesio fa male all’osso): i reni eliminano l’eccesso.”
Alimenti |
Milligrammi per etto |
Milligrammi per porzione |
Calorie per porzione |
Mandorle |
264 |
79 (g.30) |
181 |
Fagioli borlotti secchi |
163 |
81 (g.50) |
139 |
Riso integrale |
143 |
114 (g.80) |
270 |
Cioccolato fondente |
91 |
27 (g.30) |
154 |
Spinaci |
60 |
120 (g.200) |
62 |
Carciofi |
45 |
90 (g.200) |
44 |
Detto ciò ricordiamo la possibilità di valutare mediante semplici esami ematochimici la quantità di calcio vitamina D e magnesio e che questi minerali possono essere ulteriormente valutati mediante l’esecuzione di un mineralogramma, un test molto semplice, che viene usato come possibile indicatore di eccessi o carenze di minerali, ma anche come segnale di alcune patologie, soprattutto nelle fasi vitali più delicate. Per eseguirlo è sufficiente utilizzare pochi centimetri di capelli, tagliati alla radice, nella zona della nuca, che verranno poi sottoposti ad un esame di spettrofotometria atomica. Ricordiamo che il mineralogramma non si limita a segnalare eccessi o carenze di minerali; infatti i loro rapporti consentono di considerarli validi indicatori di possibili patologie, da esplorare e verificare nel rapporto terapeutico complessivo.