Cellulite: buone regole
Per evitare di arrivare a soluzioni così drastiche come quelle chirurgiche o ad uno stadio di formazione della cellulite quasi irreversibile, bisogna attuare la prevenzione necessaria, che passa attraverso semplici regole e un corretto stile di vita...

Cellulite: buone regole
Tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo le donne floride, prosperose (e ricche di cellulite) erano considerate tra le più attraenti e femminili. Nella nostra epoca, contrassegnata da una forte attenzione per la linea e per la forma fisica, la cellulite è diventata il nemico numero uno delle donne che, per sconfiggerla, si sottopongono a trattamenti di ogni tipo, da quelli estetici a quelli chirurgici. Per evitare di arrivare a soluzioni così drastiche come quelle chirurgiche o ad uno stadio di formazione della cellulite quasi irreversibile, bisogna attuare la prevenzione necessaria, che passa attraverso semplici regole e un corretto stile di vita, ovvero una corretta alimentazione e attività fisica costante. Prima però di prendere in esame tali regole definiamo la tanto odiata cellulite.
Il termine “cellulite” venne introdotto da Cancesi, Alquier, Pavot nel 1922 La cellulite o meglio la panniculopatia edematofibrosclerotica è una patologia e non un “inestetismo della cute” . . . è un vero e proprio “disordine microvasculo-tissutale”.
Alla base di tutto si ha una alterazione del microcircolo veno-linfatico, quindi una ipo-ossigenazione del tessuto, che con il tempo conduce ad una stasi circolatoria e ad un accumulo di liquidi e cataboliti (prodotti di rifiuto prodotte dal metabolismo della cellula) a livello dell’interstizio (spazio compreso tra le cellule).
Dopo la definizione ora passiamo alle armi per combatterla, ecco le regole base per una corretta alimentazione da ricordare per organizzare un menu giornaliero salutare e anti-cellulite:
1 Bere almeno 1,5/ 2 litri di acqua al giorno, non solo durante la stagione calda ma anche durante l’inverno (anche in inverno passiamo la giornata in ambienti riscaldati). Ricordiamo che la dose corretta di acqua è 30 ml per chilogrammo di peso corporeo
2 Cercare di consumare le famose cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, saziano e nutrono l’organismo di tutte quelle sostanze che lo aiutano a mantenersi in salute (vitamine, antiossidanti, minerali ecc.).
3 Assumere durante i pasti alimenti ricchi di fibra (cereali integrali, legumi, verdure): sono sazianti, aiutano il metabolismo a non prendere peso e hanno un benefico effetto sulla funzionalità intestinale. Ricordiamoci che la stipsi cioè difficoltà nell’evacuazione, o meglio cattivo funzionamento dell’intestino può impedire lo smaltimento dei liquidi e delle scorie dai tessuti.
4 Per limitare i depositi adiposi, ricordarsi che i cibi magri e ricchi di proteine, come le carni o pesci, stimolano più degli altri il metabolismo, poiché si bruciano più calorie per digerirli.
5 Limitare i grassi saturi di origine animale a favore di quelli vegetali (olio di oliva extravergine, olio di girasole) e di quelli presenti nei pesci (i famosi Omega 3, benefici per il sistema cardiovascolare). E’ bene ricordare che in tutto il giorno non dovremmo consumare più di tre cucchiai di olio.
6 Scegliere tra i carboidrati quelli con più basso indice glicemico Ridurre il più possibile gli zuccheri semplici, quali lo zucchero da tavola o i dolci, e preferire quelli complessi, meglio se integrali.
7 Ridurre il sale, sostituendolo con erbe aromatiche e spezie Il sodio trattiene acqua all’interno dei tessuti impedendo il corretto scambio di liquidi tra la cellula e l’esterno. Per evitare accumuli di sodio bisognerebbe cercare sempre di attenersi ai limiti del fabbisogno giornaliero. Si ricorda che l’apporto giornaliero consigliato di sale è nell’ordine di 4-5 grammi ed è consigliabile fare attenzione a tutti quei prodotti di preparazione industriale e/o casalinga che contengono sale in misura cospicua, come . . . dado da brodo – estratti di carne o vegetali – tutti i formaggi, insaccati o salumi – carne o pesce affumicati – carne o pesce conservato – prodotti da forno (focaccia, pizza, pane, cracker, grissini, biscotti….. ecc.). Attenzione soprattutto ad olive – patatine – frutta secca tostata e salata – preparazioni in salamoia.
Modificare la propria alimentazione seguendo queste semplici regole e conservarla per quasi tutta la vita non è facile, ma ne vale veramente la pena. Almeno si dovrebbe provare per qualche tempo, per sincerarsi dei risultati.
Spesso il problema cellulite è correlato anche a quello del sovrappeso e con il tipo di vita e di alimentazione, sarebbe utile quindi individuare anche la presenza di possibili ipersensibilità o intolleranze alimentari e impostare una adeguata dieta di rotazione sugli alimenti non tollerati, nella maggior parte dei casi alla base della cellulite è possibile identificare come causa una ritenzione di liquidi dovuta anche a una condizione infiammatoria diffusa e le intolleranze alimentari contribuiscono a sostenere proprio questo stato infiammatorio.
Un aiuto può venire anche dalla medicina naturale, ecco alcuni rimedi:
Tra i rimedi naturali vengono generalmente consigliati due preparati a basse diluizioni:
Thuya utile quando la cellulite è concentrata soprattutto sulle cosce e sul bacino;
Natrum sulphuricum che è utile quando l’infiltrazione cellulitica è un po’ dappertutto sul corpo, generalmente l’adipe di questi soggetti è distribuito sulle cosce, mentre l’adipe del soggetto Thuja è soprattutto sulla pancia e sul tronco. Ricordiamo che l’accumulo di grasso e cellulite non sono la stessa cosa e non devono per forza essere coincidenti le zone interessate
Può risultare inoltre utile un prodotto omeopatico come Natrum muriaticum, questo rimedio ha un profondo significato psichico e molto spesso viene utilizzato dagli omeopati unicisti per lavorare sulle cause profonde di disagio emotivo. Le persone sensibili a Natrum muriaticum trattengono più del dovuto oltre che i liquidi anche le emozioni, i rancori e i ricordi del passato e viene quindi utilizzato espressamente come rimedio del profondo.
Tra gli oligoelementi i migliori risultati si ottengono usando contemporaneamente minerali ad azione metabolica (Manganese e Cromo), ad azione sgonfiante (Magnesio e Potassio) e ad azione detensiva e circolatoria (Manganese, Litio e Cobalto) associati in una miscela di oxiprolinati.
Per quanto riguarda la fitoterapia e i drenaggi Hypericum TM e Rhus toxicodendron TM possono essere usati per applicazioni e massaggi locali. Spirea ulmaria TM, oppure Taraxacum TM, oppure ancora Pilosella TM, svolgono un’importante azione depurativa. Fucus vesicolosus TM, stimola in generale il metabolismo; può essere alternato a Betulla verrucosa linfa 1D macerato glicerinato, con una funzione detossicante.
Infine oltre a un’alimentazione equilibrata è determinante un giusto apporto di vitamine come la Vitamina E , la Vitamina F (contenuta negli oli vegetali e nella lecitina di soia), la Vitamina A risulta inoltre utile l’assunzione di Selenio e un’ integrazione con infusi di peduncoli di ciliegia e di rosmarino Per quanto riguarda l’attività fisica, gioca un ruolo importante: stimolare la circolazione sanguigna, favorire la corretta eliminazione di liquidi e tossine, migliorare l’ossigenazione delle cellule, sono tutti rimedi anticellulite che si possono attivare con la ginnastica, la cyclette o anche semplicemente camminando, ma è necessario fare almeno 10.000 passi al giorno.
Per i più meditativi un aiuto viene anche dallo yoga, una ginnastica dolce che non prevede sforzi intensi ma attraverso alcuni esercizi si può contrastare la cellulite al primo stadio, caratterizzata da ritenzione idrica e difficoltà circolatoria. Lo yoga infatti prevede sia tecniche di respirazione sia il mantenimento di posizioni base (le asana) che coinvolgono la muscolatura delle parti corporee più soggette a inestetismi cioè glutei, fianchi e cosce. Per chi già conosce le pratiche yoga tra le posizioni più efficaci ne ricordiamo due piuttosto semplici precisando che sarebbe opportuno imparare gli esercizi con l’aiuto di un esperto e solo dopo aver appreso le tecniche di meditazione e respirazione praticarli a casa in quanto l’improvvisazione potrebbe creare più danni che benefici
Posizione del cammello: in ginocchio per terra spostate le braccia all’indietro appoggiando le mani sui talloni e sollevate i glutei, spingendo il più possibile il bacino in avanti e inarcando gradualmente la schiena. La testa è rovesciata all’indietro. Mantenete la posizione per 3 minuti. Questa posizione coinvolge glutei e quadricipiti.
Posizione del loto con le braccia sollevate: da sedute con le gambe incrociate (il dorso del piede destro sulla coscia sinistra e viceversa) alzate le braccia, incrociate le mani e unite i palmi. Sono coinvolti i muscoli dell’interno ed esterno coscia. Stare così per 3 minuti.