Proprietà benefiche del resveratrolo

Il resveratrolo è una sostanza che viene naturalmente prodotta da varie piante, come per esempio vite, more e cacao, ma può anche essere isolato da altre specie vegetali

Proprietà e benefici del resveratrolo
Il resveratrolo è una sostanza che viene naturalmente prodotta da varie piante, come per esempio vite, more e cacao, ma può anche essere isolato da altre specie vegetali come rabarbaro, mele, arachidi, pistacchio, cacao, luppolo e uva brasiliana, a scopo protettivo nei confronti di agenti patogeni come batteri o funghi. È un fenolo non flavonoide, più precisamente è una fitoalessina, ovvero un composto antimicrobico a basso peso molecolare sintetizzato e accumulato dalle suddette piante in risposta a uno stress. Questa molecola, ampiamente studiata negli ultimi trent’anni e famosa per aver svolto un ruolo fondamentale nello spiegare il “paradosso francese”, rappresenta uno dei nutraceutici più efficaci e promettenti. Ben note le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, oltre ai suoi effetti ipolipemizzanti e ipoglicemizzanti.
Il resveratrolo, sebbene molte siano ancora da validare dal punto di vista scientifico, ha capacità antiossidanti e antinfiammatorie, risulta protettivo per i vasi sanguigni ed è in grado di stimolare una serie di processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA. Da alcuni studi risulta inoltre che le persone che seguono una dieta ricca in resveratrolo sarebbero meno esposte al rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e infiammatorie. In particolare la sua capacità antiossidante contribuirebbe alla protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi e grazie a questa sua proprietà aiuterebbe a combattere anche l’invecchiamento della pelle.
Non risultano però claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specifici per i prodotti a base di resveratrolo. La proposta dell’indicazione secondo cui il resveratrolo grazie alla sua attività antiossidante protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi e aiuta a combattere l’invecchiamento della pelle è stata rifiutata a causa dell’assenza di prove scientifiche sufficienti a giustificarla.

Tre metanalisi sugli effetti antipertensivi del resveratrolo hanno mostrato un effetto dose-dipendente del composto sulla pressione arteriosa. Nei trial che studiano gli effetti sui cambiamenti nel profilo lipidico, i risultati sembrano invece variare: alcuni non hanno mostrato alcun effetto, altri una diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo totale e trigliceridi.

Una metanalisi più recente, che includeva molti degli studi precedentemente citati, non ha riscontrato effetti significativi del resveratrolo sui livelli plasmatici di colesterolo LDL, totale e trigliceridi, mentre ha effettivamente verificato l’effetto complessivo di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di colesterolo HDL. Una metanalisi ancora più recente ha trovato risultati simili, aggiungendo che i livelli plasmatici di colesterolo totale sono stati abbassati solo nei partecipanti con B.M.I. (indice di massa corporea) nella norma e non in soggetti sovrappeso e obesi.

Uno studio del 2020 ha concluso che il resveratrolo, non combinato con altri polifenoli vegetali, a 10 mg, 150 mg o 1.000 mg al giorno per un periodo compreso tra quattro e cinque settimane, ha riportato esiti a lungo termine non rilevanti per il paziente con diabete di tipo 2. Tutti e tre gli studi inclusi hanno riportato che non sono stati osservati eventi avversi, ma il resveratrolo rispetto al placebo ha mostrato effetti neutri per i livelli di emoglobina glicosilata A1c (HbA1c) e, allo stesso modo, rispetto al placebo, ha mostrato effetti neutri per i livelli di glucosio nel sangue a digiuno.

Più di recente, una metanalisi di 11 studi ha riportato che il consumo a breve termine di resveratrolo ridurrebbe invece la glicemia a digiuno, l’insulina, l’emoglobina glicata e l’insulino-resistenza nei pazienti diabetici.

Sembra avere anche un impatto diretto sulla funzione miocardica: in uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, che ha coinvolto pazienti con malattia coronarica stabile che hanno ricevuto 10 mg/die di resveratrolo per tre mesi, il resveratrolo ha migliorato la funzione diastolica del ventricolo sinistro. Inoltre, 20 mg/die resveratrolo somministrati per 60 giorni hanno determinato una significativa diminuzione di una particolare molecola (peptide natriuretico di tipo b -Bnp-) nei pazienti con angina pectoris, suggerendo un miglioramento della funzione del ventricolo sinistro.

Tutte le ben documentate proprietà del resveratrolo lo rendono potenzialmente anche un integratore da impiegare nella guarigione delle ferite cutanee, nella cicatrizzazione e nel foto-invecchiamento della pelle. Una recente revisione di 41 studi clinici ha mostrato risultati promettenti in questo ambito, ma sottolineando come la rapida metabolizzazione ed escrezione della molecola rappresentino il problema principale per il suo uso clinico.

Nonostante le numerose e complessivamente ben documentate proprietà farmacologiche e di promozione della salute, il trans-reveratrolo, infatti, mostra una scarsa biodisponibilità dopo somministrazione orale a causa dei massicci fenomeni di biotrasformazione che si verificano nei microsomi epatici e nell’intestino. E questa è anche la principale ragione che spiega l’incongruenza dei dati raccolti in letteratura quando si valuta la sua potenzialità clinica. Per questo si guarda con interesse alle diverse strategie bionutraceutiche per migliorare la biodisponibilità.

Da Nutrienti e Supplementi