Quali cibi “gonfiano” la pancia?

Quali cibi “gonfiano” la pancia

La pancia gonfia è un disturbo frequente che colpisce sempre più persone Per alcuni, in particolare, il problema può diventare cronico. In questi casi è possibile che alla base ci sia un’intolleranza alimentare. 
L’intolleranza alimentare si scatena quando si assumono determinati alimenti che il nostro organismo non tollera. Questi alimenti, quando vengono fermentati dalla flora batterica, provocano i classici sintomi del meteorismo e del gonfiore addominale.

I principali “sospettati” sono il latte e i suoi derivati, i cibi contenenti lievito, quelli con zuccheri o i loro sostituti, e quelli che contengono glutine.
Attenzione però perchè sarebbe opportuno verificare con specifici test l’eventuale ipersensibilità alimentare e affidarsi ad un medico esperto per iniziare  una terapia dietetica “su misura” al fine di stabilire una dieta idonea e non di eliminazione e conseguentemente un percorso di desensibilizzazione

A proposito di intolleranze alimentari meglio definite infiammazione da cibo come abbiamo evidenziato è possibile  ricorrere ai test per la ricerca delle intolleranze alimentari (DRIA, Food Intolerance test, altri test)

Se viene accertata l’intolleranza a uno o più cibi,  è consigliabile assumere l’alimento in questione una-due volte alla settimana, inframezzate da pause di più giorni consecutivi seguendo la dieta di rotazione.
In questo modo l’organismo viene gradualmente “disintossicato” e poi desensibilizzato all’assunzione dell’alimento responsabile dell’intolleranza.

Gli integratori alimentari possono essere d’aiuto?
In alcuni casi è sicuramente utile assumere probiotici, in grado di ristabilire l’equilibrio della flora batterica. In alcuni soggetti, tuttavia, i probiotici contenenti lattosio possono sortire l’effetto opposto, peggiorando il gonfiore anziché eliminarlo. Anche i prebiotici, sostanze non digeribili di origine alimentare, possono essere utili. Se assunti nella quantità adeguata, sono in grado di favorire selettivamente la crescita e l’attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale.     
E ancora . . . . . ci sono altri cibi che tendono a procurare pancia gonfia ?

La frutta è fondamentale in una dieta sana e variegata oltre a costituire un ottima scelta quando si deve soddisfare la voglia di dolce. Alcuni frutti, però, fermentano un po’ troppo e in base alla sensibilità di ogni singolo apparato digerente possono provocare gonfiore addominale e dolore. Una leggera e fisiologica distensione addominale è normale dopo aver mangiato, ma se i sintomi sono particolarmente debilitanti e fastidiosi, meglio verificare con il medico che non si tratti di qualche altro disturbo come le suddette intolleranze o il colon irritabile. Se è vero che tutti i tipi di frutta fermentano, albicocche, cachi, fichi, lamponi, mele cotogne, more, ribes, prugne, pere, ciliegie, pesche, mango e anguria, sono quelli a cui fare più attenzione. Se pensate di essere particolarmente sensibili, evitate anche la frutta troppo matura e quella essiccata, come uvetta e albicocche secche. La grande quantità di zucchero che questi frutti contengono accentua ancora di più il gonfiore addominale. Questo non significa che dobbiate bandire completamente questi alimenti dalla vostra dieta, ma sicuramente che serve moderazione nel consumarli. Attenzione inoltre a mele, banane, pere e fragole: difficile dare consigli in questi casi, dove conta solo la sensibilità individuale.
Qualche consiglio in più per arginare il gonfiore

  • Centrifugare la frutta e consumarla lontano dai pasti sono due piccoli accorgimenti che possono aiutare a tenere a bada i sintomi della pancia gonfia.
  • Zenzero e finocchio sono, invece, due alimenti, che contrastano la fermentazione dei frutti nello stomaco: una tisana o un’insalata con uno di questi due ingredienti possono dare molto sollievo in modo semplice e veloce.

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