Relazione del Ministero della Salute sullo stato d salute della popolazione italiana nel 2011

Riportiamo alcuni passaggi del "Comunicato stampa del Ministero della Salute" . . . Il Ministro Balduzzi ha illustrato per la prima volta in diretta web fatti e cifre sulla salute nel nostro Paese. Intervento del Presidente della Repubblica sul sistema sanitario nazionale: "Sulla sanità è l'ora delle scelte attente e selettive per salvaguardare un titolo di civiltà".

Quadro generale sullo stato di salute del PaeseQuadro epidemiologico

Gli ultimi dati ISTAT disponibili indicano che nel 2009 il numero dei decessi avvenuti in Italia ammonta a 588.438, di cui 286.619 maschi (48,7%) e 301.819 femmine (51,3%). L’analisi della mortalità per causa conferma che le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa di morte con 224.830 decessi (il 38,2%), seguite dai tumori con 174.678 decessi (il 29,7%). Le malattie del sistema respiratorio in Italia sono la terza causa di morte, responsabili di 39.949 decessi (6,8%), di cui 22.329 tra gli uomini e 17.620 tra le donne.

Tra le donne, le malattie cardiovascolari si confermano principale causa di morte con 127.060 decessi (il 42,1%), mentre i tumori rappresentano la seconda causa con 76.112 decessi (il 25,2%).

Tra gli uomini, la prima causa di morte è rappresentata invece dai tumori con 98.566 decessi (il 34,4%), seguita immediatamente dalle malattie del sistema cardiocircolatorio con 97.770 decessi (il 34,1%).

I dati ISTAT indicano che la prevalenza del diabete mellito in Italia è in regolare aumento nell’ultimo decennio. Risulta diabetico il 4,9% della popolazione (5,0% delle donne, 4,7% degli uomini), pari a circa 3 milioni di persone. La prevalenza del diabete aumenta con l’età fino al 19,8% nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni. Nelle fasce d’età tra 35 e 64 anni la prevalenza è maggiore fra gli uomini, mentre oltre i 65 anni è più alta fra le donne ed è più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 6,0%, seguita dal Centro con il 5,1% e dal Nord con il 4,0%.

Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l’anno, oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Su 52 milioni di abitanti con età superiore ai 14 anni, i fumatori sono circa 11,6 milioni (22,3%) di cui 7,1 milioni di uomini (28.4%) e 4,5 milioni di donne (16.6%) (dati ISTAT).

Stili di vita – Alimentazione e Attività fisica

I dati PASSI 2010 (Progressi delle Aziende Sanitarie per la salute in Italia) mostrano che il 32% degli adulti risulta in sovrappeso, mentre l’11% è obeso: complessivamente, quindi, più di 4 adulti su 10 (42%) sono in eccesso ponderale. L’eccesso ponderale cresce in modo rilevante con l’età ed è più frequente negli uomini, nelle persone con basso livello di istruzione e in quelle con maggiori problemi economici, con differenze statisticamente significative nel confronto tra Regioni: la P.A. di Trento è il territorio con la percentuale più bassa di persone in sovrappeso/obese (29%), mentre la Puglia è la regione con la percentuale più alta (49%).

Il 97% degli intervistati ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno 1 volta al giorno, il 39% ha riferito di mangiarne 3-4 porzioni. Solo il 10%, però, ha riferito un consumo di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Le donne sono quelle che consumano più frequentemente 5 porzioni al giorno, poi le persone più adulte (50-69 anni) e quelle con un alto livello di istruzione. Il valore più basso si registra nelle Asl della Calabria (6%), il più alto in Liguria (20%).

I dati “PASSI” 2010 evidenziano che un terzo della popolazione tra 18 e 69 anni è completamente sedentario, non svolgendo nessun tipo di attività fisica, né al lavoro né nel tempo libero. La sedentarietà risulta più diffusa al Sud, tra i 50-69enni, nelle donne, nelle persone con livello di istruzione più basso e in quelle che riferiscono molte difficoltà economiche.

Stili di vita – Fumo, Alcol, Sostanze stupefacenti e psicotrope

Riguardo il problema del fumo tra i giovani, la Global Youth Tabacco Survey, promossa dal CCM, ha evidenziato che il 46% degli intervistati (ragazzi di 13, 14 e 15 anni), ha fumato almeno una volta nella vita e il 92% di questi ha dichiarato che i rivenditori non si sono mai rifiutati di vendere loro le sigarette, nonostante il divieto di vendita ai minori di 16 anni. Si stima che nel 2010 le vendite di sigarette si siano ridotte del 2,4% rispetto al 2009 a fronte di un ulteriore notevole aumento (+32,7%) delle vendite del tabacco trinciato a costo inferiore delle sigarette, particolarmente “appetibile” per i giovani consumatori.

Nel 2010 la prevalenza dei consumatori a rischio per il consumo di alcol nella popolazione di età maggiore di 11 anni è pari al 25,4% tra i maschi e al 7,3% tra le femmine, per un totale di oltre 8.600.000 individui. Circa 1 milione e 300 mila giovani fra gli 11 e i 25 anni presentano rischi correlati al consumo fuori pasto o al binge drinking, più di 3 milioni di anziani non si attengono alla moderazione del modello mediterraneo e circa 390.000 minori al di sotto dell’età legale non rispettano la prescrizione di totale astensione dal consumo alcolico. Permangono forti differenze di genere in tutte le classi di età, tranne che in quella al di sotto dell’età legale (11-15 anni). Nell’Italia Nord orientale e Nord occidentale si concentra la maggior parte di consumo a rischio e nella popolazione maschile dell’Italia Nord-orientale si riscontrano i valori massimi nazionali per i consumi fuori pasto, il binge drinking e il complesso dei consumi a rischio.

La sostanza d’abuso per cui la richiesta di trattamento è più diffusa è l’eroina (70,1% dei pazienti), seguita dalla cocaina (15,2%) e dai cannabinoidi (9,2% ).

Per quanto attiene ai soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico, la Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze ha stimato che i soggetti affetti da gioco d’azzardo problematico siano circa 700.000, di cui 300.000 quelli patologici. Nel 2011, limitatamente alle Regioni/Province Autonome che hanno trasmesso i dati, sono risultati in trattamento per gioco d’azzardo patologico 4.687 soggetti, di cui 82% maschi.

Attuazione del Piano Nazionale Alcool e Salute

Il Piano Nazionale Alcol e Salute, inserito tra gli obiettivi del PNP 2010-2012, è stato implementato tramite la realizzazione di alcuni progetti centrali e regionali, finalizzati in particolare all’aggiornamento dei dati relativi ai più importanti indicatori di rischio e di problemi alcol correlati, alla diffusione di buone pratiche in relazione alle problematiche ritenute più urgenti negli specifici territori, alla realizzazione nei territori delle 14 Regioni partecipanti attività formative per l’acquisizione delle metodologie di identificazione precoce e intervento breve sui bevitori a rischio nei contesti della medicina di base e del lavoro.

Prevenzione oncologica

Per la prevenzione primaria gli obiettivi di salute supportati da evidenze di efficacia e/o sui quali siano state definite a livello internazionale delle politiche cui l’Italia ha aderito sono:

1. Combattere il fumo

2. Promuovere alimentazione salubre e attività fisica

3. Combattere l’uso dell’alcol

4. Combattere gli agenti infettivi oncogeni

5. Combattere l’esposizione ad oncogeni negli ambienti di vita e di lavoro

6. Sviluppo tecnologico

Lo stato di avanzamento dei programmi di screening è pubblicato nel “Rapporto dell’Osservatorio Nazionale Screening” (ONS) e permette di evidenziare sia l’estensione degli inviti sia le percentuali di adesione, suddivise per macroaree. Gli inviti alla popolazione target e le corrispondenti adesioni sono stati per ciascuna macroarea: tumore della mammella 73,9% e 59,4%; cervicocarcinoma 67,1% e 41%; colonretto 56,4% e 45,5%.

L’analisi dei dati PASSI permette una stima dell’accesso alla prevenzione individuale spontanea effettuata in regime SSN con un forte impegno in particolare per la prevenzione del tumore alla mammella (20%) e del tumore alla cervice uterina (38%).

Altro capitolo importante in materia di prevenzione oncologica è la “public health genomics”. Le azioni centrali prioritarie del PNP nonché il Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro identificano la necessità di governare lo sviluppo della ricerca genomica, la valutazione della sua applicabilità nell’ambito del sistema sanitario, in particolare della prevenzione e la costruzione di una rete per promuovere gli obiettivi della genomica a livello di popolazione (public health genomics: PHGen).

Prevenzione dell’infezione da HIV

L’Italia è tra i primi Paesi ad aver risposto concretamente alle richieste dell’Unione Europea sulle politiche per la diagnosi precoce dell‟HIV, stilando un „Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per HIV’, che è stato approvato in Conferenza Stato/Regioni il 27 luglio 2011.

Per quanto attiene alla trasmissione del virus in ambiente carcerario sono stati condotti una serie di studi pilota presso il Centro Nazionale AIDS dell’ISS in collaborazione con il Ministero della salute e il Ministero della Giustizia, con le Associazioni della Consulta Nazionale per la lotta contro l’AIDS e alcune Regioni italiane, per la definizione di parametri di monitoraggio quali: accesso a programmi di prevenzione, accesso a informazioni corrette su HIV, percentuale di utilizzo del preservativo, percentuale di accesso al test, percentuale delle infezioni recenti tra le nuove diagnosi di infezione da HIV e studio dei sottotipi di HIV circolanti. Non da ultimo, per rendere l’assistenza ai detenuti HIV positivi confrontabile con quella garantita in libertà, è stato elaborato il documento “Assistenza carceraria alle persone Hiv+”, che, presentato in Conferenza Stato/Regioni, è stato discusso al Tavolo di consultazione permanente sulla Sanità penitenziaria.

La Commissione Nazionale AIDS e il Centro Nazionale Trapianti hanno approvato il  “Progetto Trapianti di organi solidi in pazienti HIV+‟. Il progetto ha consentito la redazione di protocolli nazionali aggiornati e in data 20 aprile 2011 è stata sancita la relativa Intesa Stato/Regioni.

Nell’ottobre 2011 sono state aggiornate le “Linee Guida Italiane sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali e sulla gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione da HIV-1 (LG-HIV)‟. Presentate in Conferenza Stato/Regioni, è stato istituito un tavolo tecnico ad hoc con le Regioni.

Nell’ambito del PNP 2010-2012, circa il 75% delle Regioni ha previsto, nei propri Piani Regionali di Prevenzione, specifici interventi nel settore dell’HIV ed AIDS.

Nutrizione

Un quadro aggiornato del fenomeno sovrappeso/obesità tra i bambini italiani, si è ottenuto grazie al progetto: “Okkio alla Salute” 2010. La raccolta dati ha evidenziato che l’ 11,1% è obeso, il 22,9% è in sovrappeso, cioè più di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Si evidenziano inoltre notevoli differenze per regione: dal 49% di bambini sovrappeso o obesi in Calabria al 15% a Bolzano.

L’educazione nutrizionale è un importante fattore preventivo dell’obesità, con particolare riferimento all’infanzia ed è elemento cardine del programma Guadagnare salute del nostro Ministero in linea con gli orientamenti delle Istituzioni internazionali e comunitarie nei confronti delle patologie croniche non trasmissibili, nell’European WHO Action Plan 2007 – 2012.

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