Ritenzione idrica e fitoterapici

Il termine "ritenzione idrica" viene utilizzato per indicare la tendenza a trattenere liquidi nell'organismo. Il segno principale della ritenzione idrica è l'edema,

Ritenzione idrica e fitoterapici
Il termine “ritenzione idrica” viene utilizzato per indicare la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo. Il ristagno di questi fluidi è generalmente superiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso (addome, cosce e glutei).
Il segno principale della ritenzione idrica è l’edema, una condizione in cui l’accumulo di liquidi nei tessuti ne causa un anomalo rigonfiamento. A causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica insieme a questi liquidi ristagnano anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.
Come Individuare la presenza di Ritenzione Idrica?
Per verificare l’effettiva presenza di ritenzione idrica  è sufficiente premere con forza il pollice sulla parte anteriore della coscia per un paio di secondi. Se dopo aver tolto il dito rimane ben visibile l’impronta siamo con tutta probabilità in presenza di ritenzione idrica.
La cura della ritenzione idrica si basa sulla correzione delle cause che hanno dato origine al disturbo che generalmente  è lo stile di vita. Alcune abitudini poco salutari contribuiscono ad aggravare la situazione (fumo, eccessivo consumo di alcolici, sovrappeso, predisposizione per i cibi salati, abuso di farmaci e caffè, abiti troppo stretti, tacchi troppo alti e rimanere a lungo in piedi senza muoversi).
Le armi migliori per combattere la ritenzione idrica

  • Tra le armi migliori per combattere la ritenzione idrica bisogna prendere in esame l’attività fisica. Il movimento, purché sia eseguito regolarmente e con razionalità, contribuisce, infatti, a riattivare e rinforzare il microcircolo. L’esercizio più indicato in questi casi è una sana e tranquilla passeggiata, associata a rinforzo della muscolatura della coscia e dei polpacci. Gli sport che prevedono frequenti impatti con il terreno sono invece controindicati in caso di alterata funzionalità vascolare degli arti inferiori, come ad esempio l’insufficienza venosa, complicazioni del circolo linfatico ecc. Va tuttavia ricordato che il potenziamento muscolare è uno dei fattori in grado di migliorare tali problematiche. 
    Una valida alternativa alle attività con forte rimbalzo è rappresentata dal nuoto e dalla bicicletta  meglio utilizzare il modello “recline” con le gambe che pedalano in orizzontale anziché in verticale. Anche esercizi propriocettivi e di mobilizzazione della caviglia sono indicati in caso di ritenzione idrica causata da insufficienza venosa.
  • Una dieta ad alto contenuto di scorie (fibra alimentare) aumenta la motilità intestinale ed allontana il pericolo di stitichezza, un disturbo che ostacola il deflusso venoso a livello addominale. È quindi importante consumare molta frutta e verdura ed in particolare quella ricca di acido ascorbico, una vitamina che protegge i capillari sanguigni. Gli alimenti più ricchi di questa sostanza, meglio conosciuta come vitamina C, sono: alcuni frutti freschi (quelli aciduli, agrumi, ananas, kiwi, fragole, ciliegie, ecc.), alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti, ecc.), alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni) e tuberi (patate soprattutto se novelle).
    Un giorno alla settimana,  è consigliata una dieta “depurante” particolarmente ricca di liquidi (the, tisane . . . . ) e vegetali. 
  • L’acqua deve diventare una fedele compagna e come tale va portata sempre con sé. Una corretta idratazione è infatti una delle soluzioni più semplici ed efficaci per combattere la ritenzione idrica. Bisogna pertanto sforzarsi di consumare almeno un paio di litri di acqua al giorno. In generale, è buona regola aumentare le dosi quando il colore delle urine è troppo scuro e/o di cattivo odore (per esempio nel periodo estivo o più in genere quando si fa sport e si suda molto). Alcune bevande alcoliche e non (come aranciate, bibite, cola, succhi di frutta, birra, caffè zuccherato, tè, ecc. ) oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (zuccheri, alcol) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno quindi usate con moderazione. È invece consigliato l’utilizzo di acque oligominerali o minimamente mineralizzate.

In situazioni particolarmente gravi di ritenzione idrica è utile usare prodotti fitoterapici drenanti rivolgendosi al medico specialista che saprà consigliarvi il drenante più appropriato o alcune sedute di mesoterapia; a seguire un breve elenco dei principali depuranti e drenanti.

Betula
Le foglie di betulla (famiglia delle Betulaceae) vengono utilizzate per le proprietà diuretiche e depurative, conferite dai flavonoidi, ossidi sesquitepenici, tannini (leucoantocianidine), Vitamina C, acido betulinico, clorogenico e caffeico, resine e olii essenziali. La pianta inoltre è uno dei rimedi elettivi nei casi di PEFS.
La linfa di Betulla conosciuta anche come Betula verrucosa linfa, da cui si estrae il gemmoderivato, contiene due eterosidi capaci di liberare per via enzimatica salicilato di metile ad attività analgesica e antiinfiammatoria.
Il migliore impiego terapeutico della linfa di betulla è quello riguardante il trattamento della PEFS, perché riduce nettamente “l’impastamento” e la componente dolorosa, ed elimina i liquidi trattenuti nei tessuti.

Orthosiphon
Orthosiphon, è una pianta antica (famiglia delle Labiate o Lamiacee), nota anche come Tè di Giava, Baffo di gatto, impiegata dai popoli asiatici, soprattutto per le proprietà benefiche su reni e vescica, per la prevenzione di numerose patologie e per il trattamento di diversi problemi, come la ritenzione idrica, la depurazione dell’organismo, la PEFS; è molto usata per le proprietà diuretiche (elimina cloruro di sodio), oltre che per quelle antipertensive e antinfiammatorie.

Orthosiphon, è una pianta antica (famiglia delle Labiate o Lamiacee), nota anche come Tè di Giava, Baffo di gatto, impiegata dai popoli asiatici, soprattutto per le proprietà benefiche su reni e vescica, per la prevenzione di numerose patologie e per il trattamento di diversi problemi, come la ritenzione idrica, la depurazione dell’organismo, la PEFS; è molto usata per le proprietà diuretiche (elimina cloruro di sodio), oltre che per quelle antipertensive e antinfiammatorie.

Hieracium Pilosella
La pilosella (appartiene alla famiglia delle Asteracee), ha proprietà diuretiche e antibiotiche, è utile in caso di infezioni urinarie e cistiti. Proprio per il potente effetto diuretico (raddoppia il volume dell’urina), viene utilizzata come coadiuvante nel trattamento della PEFS, gonfiore alle caviglie, edemi degli arti inferiori, ritenzione idrica. Grazie all’azione drenante favorisce l’eliminazione delle tossine.

Galium aparine
È un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiacee Il nome botanico Galium deriva dal greco “gala”, che significa “latte” pensando al fatto che la pianta abbia la capacità di cagliare il latte e che sia molto utile nella realizzazione del formaggio. In erboristeria viene utilizzata tutta la pianta; è un parente del caffè (senza caffeina), per questo i semi tostati possono essere utilizzati per la preparazione di un tè rinfrescante, tonificante, purificante. Fra le sostanze utili contenute nel Galium aparine, troviamo la vitamina C (acido citrico), l’asperuloside, tannini e glucosidi. La pianta è un depurante, detossificante, drenante del sistema linfatico, diuretico, contrasta il gonfiore e l’infiammazione delle ghiandole linfatiche. Per tutte queste funzioni è indicato nel trattamento della PEFS.

Cynaria scolymus
I carciofi venivano chiamati dai greci kinara e dai Romani cynara, coadiuvano la funzionalità epatica, favorendo la disintossicazione degli adipociti e la secrezione di bile. Rappresentano quindi dei depuranti del sangue, disintossicanti del fegato, favorendo l’equilibrio e la salute dell’intestino. Contengono un principio attivo, la cinarina, che provoca un aumento del flusso biliare, stimolano la diuresi e l’eliminazione delle tossine. I carciofi rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi (coloretina e cinarina) e vantano particolari virtù terapeutiche. Hanno pochissime calorie, molte fibre, molti sali minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio),utili in presenza di PEFS

Tè verde (Camellia sinensis)
Con il termine tè si indica esclusivamente il prodotto ricavato dalle foglie della Camellia Sinensis. Il tè verde è uno degli antiossidanti più importanti che abbiamo in natura grazie alla presenza di carotenoidi, clorofilla, polisaccaridi, vitamina C ed E, manganese, potassio e zinco, e aiuta a combattere i radicali liberi. I maggiori benefici per la salute, però, sono legati alla presenza dei polifenoli, i quali si compongono di 6 tipi di catechine e dei loro derivati (gallati), di cui l’EGCG (EpiGalloCatechinGallato, cento volte più efficace della vitamina C contro i radicali liberi), quantitativamente il più importante, è anche considerato l’ingrediente più attivo per le potenti proprietà antiossidanti (tali sostanze sono anche presenti in alcuni tipi di verdura, frutta, nel cioccolato e nel vino rosso). Tutti i tipi di tè li contengono, ma il tè verde

in particolare, non subendo processi di fermentazione,mantiene intatte le proprietà antiossidanti dei polifenoli e il potere drenante. La bevanda è un depurante e ha un alto potere drenante, oltre a una importante azione dimagrante perché stimola la termogenesi. Il tè verde sembra agire anche nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, riducendo i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi e aumentando i livelli di HDL. Il potente effetto antiossidante del té verde inibisce l’ossidazione del colesterolo LDL nelle arterie, causa principale nella formazione delle placche arteriosclerotiche, nonché della formazione di trombi causa di infarti e ictus.
Qualche consiglio per la preparazione di questa preziosa bevanda: per non distruggere parte dei principi attivi del té verde è bene utilizzare acqua non bollente (circa 80 °C)da versare nella tazza o nella teiera, lasciando in infusione per non più di 1,5-2 minuti.

Taraxacum officinale
Il tarassaco è una pianta appartenete alla famiglia delle Asteracee che presenta proprietà depurative (drenante epatico) e antinfiammatorie.La radice del tarassaco stimola la funzionalità biliare,epatica e renale, attiva gli organi emuntori (fegato renipelle) adibiti alla trasformazione delle tossine, nella forma più adatta alla loro eliminazione (feci, urina, sudore). La sua assunzione è indicata in caso di ritenzione idrica e PEFS.