Abbronzatura: scegli il solare giusto e usalo correttamente
L'abbronzatura piace a tutti e il sole fa bene, ma è necessario proteggersi correttamente

Come ogni anno in estate si trascorrono molte ore al sole, parola d’ordine abbronzatura sicura
E’ tempo di pensare all’abbronzatura e ai solari e come ogni anno molti si chiedono quali usare per proteggere veramente la pelle.
Cosa bisogna sapere prima di acquistare un prodotto solare?
L’indicazione del Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell’Istituto superiore di sanità (Iss) è di coniscere il proprio fototipo e sulla base di quello scegliere la propria crema solare ideale, evitando quelle che riportano diciture come “100% protezione” o “protezione per l’intera giornata”, non veritiere e ingannevoli.
Gli esperti del Centro diretto da Rosa Draisci, si uniscono alle raccomandazioni che da anni fanno i dermatologi circa l’importanza di proteggere la pelle, per evitare i danni provocati dalle lunghe esposizioni al sole, ricordando che numerosi sono i prodotti cosmetici in commercio dedicati alla protezione.
Con il termine “solari” si indicano moltissimi prodotti con caratteristiche diverse pertanto è necessario fornire indicazioni che possano guidare il consumatore in una scelta consapevole, ad essi sono dedicati un Regolamento e una Direttiva UE.
La raccomandazione prevede, tra le altre cose, che il grado di protezione dai raggi UV e l’efficacia del prodotto debbano essere indicati in etichetta anche mediante una delle quattro categorie di protezione individuate; ovvero “bassa” (protezione 6 e 10), “media” (15, 20, 25), “alta”(30, 50) e “molto alta”(oltre 50).
In etichetta, la categoria e il fattore di protezione solare devono essere riportate con la stessa visibilità.
Per scegliere correttamente la crema solare ideale per il proprio tipo di pelle bisogna innanzitutto conoscere il proprio fototipo, e ad ognuno corrisponde il corretto fattore solare indicato su ogni prodotto solare (es. 6, 10, 15, 20, 50).
Vengono normalmente identificati sei fototipi:
– Il numero 1, è caratterizzato da capelli rossi o biondi con pelle molto chiara, deve usare una protezione molto alta,
– Il numero 2 capelli biondi o castani con pelle chiara da molto alta ad alta,
– Il numero 3 biondo scuro o persone con pelle sensibile,
– Il nuemro 4 capelli castani con pelle moderatamente sensibile va bene la media,
– Il numero 5 capelli scuri e carnagione olivastra,
– Il numero 6 capelli scurissimi e pelle non sensibile è consigliabile la bassa,
Il consumatore deve inoltre essere reso consapevole dei rischi derivanti da un’eccessiva esposizione ai raggi solari e avere indicazioni in merito all’efficacia dei prodotti solari.
Pertanto, l’etichetta deve riportare la frequenza di applicazione e la quantità minima di prodotto da applicare per garantire un adeguato grado di protezione della pelle.
Inoltre, in considerazione dei rischi derivanti dall’esposizione ai raggi Uv, tra le indicazioni che non vanno riportate in etichetta ci sono anche la capacità di protezione del 100% (e.g., «schermo totale» o «protezione totale») o il fatto che il prodotto possa assicurare la protezione per l’intera giornata, dal momento che si tratta di informazioni non veritiere.
Infine, deve risultare chiaro al consumatore che la funzione dei solari è quella di prevenire eventuali danni che non possono comunque essere esclusi e solo l’attenta osservanza delle prescrizioni d’uso ne garantisce l’efficacia.
Di seguito alcuni consigli per evitare errori e vivere il sole in sicurezza.
Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of the American academy of dermatology ha evidenziato che sono poche le persone che utilizzano le creme solari in modo corretto, proteggendosi dai raggi UV del sole e che mette in evidenza le differenze nella protezione della pelle tra uso di creme solari e giornate trascorse sotto l’ombrellone.
Infatti trascorrere le ore più calde della giornata sotto l’ombrellone di certo aiuta a filtrare i raggi solari e a proteggere la pelle, ma le creme solari offrono una migliore protezione, come dimostrato da uno studio realizzato dalla New York university school of medicine, che ha valutato gli effetti del sole sulla pelle di 81 persone esposte al sole per 3,5 ore protette dall’ombrellone oppure da una crema solare con fattore di protezione 100.
I ricercatori hanno controllato, dopo un giorno di esposizione la presenza di scottature in 7 aree della pelle e ne hanno identificate 142 nel gruppo rimasto sotto l’ombrellone e 17 in quello protetto dalla crema solare, concludendo che pur essendo la crema solare più efficace dell’ombrellone, nessuno dei due metodi così come sono oggi utilizzati elimina completamente i pericoli del sole.
Anche se le creme solari risultano più efficai, pochi le utilizzano correttamente, in un esperimento realizzato dalla University of Minnesota medical school, all’interno di una fiera dove erano stati messi a disposizione distributori gratuiti di crema solare, a conti fatti, sono stati utilizzati da circa 2.200 persone.
Solo il 33 per cento di loro però ha applicato la crema su tutte le aree di pelle esposte e solo il 38 per cento indossava indumenti protettivi come occhiali o cappelli.
Le donne hanno utilizzato la crema solare più degli uomini, ma in generale nelle giornate nuvolose l’utilizzo dei dispenser si è ridotto notevolmente, anche se è importante proteggersi sempre, anche quando il sole è nascosto dietro le nuvole, poiché l’80 per cento dei raggi Uv dannosi riesce comunque a raggiungere la pelle.
Ricordiamo che i raggi Uva e Uvb che arrivano dal sole possono danneggiare la pelle causando invecchiamento precoce e tumori, ma creano anche danni agli occhi e indeboliscono il sistema immunitario, per questo è bene utilizzare cappelli, occhiali da sole e abiti lunghi soprattutto se si ha la pelle particolarmente delicata.>
Per quanto riguarda la crema solare, è invece fondamentale applicarla su tutte le aree esposte al sole e ripetere l’applicazione ogni due ore circa o comunque sempre dopo avere fatto il bagno o avere sudato.
Il fattore di protezione solare (SPF) più indicato dovrebbe essere uguale o superiore a 30. Una crema con Spf 30 blocca il 97 per cento delle radiazioni solari Uvb, dovrebbe essere ad ampio spettro perchè protegge sia da raggi Uva (responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle) sia gli Uvb (causa di scottature), entrambi potenziali cause di tumori della pelle; resistente all’acqua in grado di protegere la pelle bagnata o sudata per 40-80 minuti; infine adatta a pelli sensibili.
Se la pelle è particolarmente sensibile, meglio puntare su creme senza profumi e senza parabeni e magari sceglierne una con ossido di zinco, ulteriore protezione per la pelle delicata.