Sei uno studente distratto e hai voti bassi? Sicuramente salti la colazione

Questo è quanto emerge da un articolo pubblicato sul sito Skuola.net che ha pubblicato i risultati di un sondaggio su un campione di 1.112 studenti tra 11 e 19 anni.

Questo è quanto emerge da un articolo pubblicato sul sito Skuola.net che ha pubblicato i risultati di un sondaggio su un campione di 1.112 studenti tra  11 e 19 anni.

Queste le domande del questionario che riguardavano le abitudini alimentari della mattinata, ovvero:

  • Fate colazione?
  • Cosa mangiate?
  • Riuscite a mantenere la concentrazione in classe?
  • Qual è la media dei vostri voti?

I risultati: 30 studenti su cento non mangiano nulla.

Tra gli studenti che non fanno colazione  sono soprattutto i ragazzi di 19 anni (43%) e 17 anni (39%).  Ma non va meglio neanche con i più piccoli, tra 12 e 15 anni (più del 30%).

Che cosa mangiano quelli che fanno colazione?

La maggioranza biscotti con tè o latte (35%) seguiti da cereali con latte o yogurt (20%), il 7% merendine e un altro 7% per cento brioche; oltre il 70% beve latte, bianco o con cacao o caffè.  Una considerevole quantità di studenti il 41% poi dichiara di non avere appetito, e conseguentemente di non fare colazione, quasi tutti mangiano invece all’intervallo il 28% mangia un panino , il 24% uno snack salato e generalmente bevono acqua  il 47%.

I ragazzi che fanno sempre colazione sono anche i più concentrati e – quasi conseguentemente – vanno meglio a scuola e hanno i voti più alti.
Risultati analoghi si erano già ottenuti grazie a uno studio italiano effettuato presso l’ Università di Padova  presentato durante l’ incontro “Nutrition & Growth“, secondo il quale esiste un legame tra i vari modelli di colazione e il rendimento.
Sicuramente non è tra le buone abitudini del nostro paese svegliarsi 10-15 minuti prima del previsto per fare colazione, o apparecchiare la tavola la sera precedente con stoviglie colorate, un bel cesto di frutta, un paio di barattoli di marmellata o miele.
Oltretutto molti adulti al mattino non mangiano praticamente nulla, e conseguentemente anche i ragazzi saltano la colazione. Sembrerebbe che almeno un buon 30 % di studenti al mattino arriva a scuola completamente digiuno.  Un digiuno molto prolungato non aiuta certo la concentrazione e il rendimento. 
Noi non abbiamo l’abitudine della prima colazione, come gli inglesi , per i quali è un vero e proprio pasto, ma dovremmo sforzarci di farla, e soprattutto insegnare ai nostri figli che la colazione è un pasto importantissimo anche perché, al di là della composizione, la prima colazione spezza il lungo digiuno notturno che altrimenti si protrarrebbe ad oltre 14-16 ore. Inoltre fornisce energia per affrontare la mattinata, e permette di non arrivare affamati a metà giornata.
E’ bene ricordare che secondo la dieta mediterranea  alla colazione si dovrebbe riservare tra il 15 e il 20 % del totale dell’introito calorico della giornata, naturalmente tenendo conto delle differenze di sesso e dell’attività fisica svolta, anche se sono numerosi ormai gli studi scientifici che dimostrano che  è piuttosto irrilevante la quantità di calorie assunte in quanto la prima colazione è uno dei più importanti segnali di attivazione del metabolismo nell’organismo.
E’ stato infatti dimostrato che chi fa delle prime colazioni ricche, riesce a ridurre in maniera significativa la quantità di cibo del pranzo e della cena, a differenza di chi fa colazioni insufficienti o inesistenti che aumenta la quantità di cibo mangiata a pranzo e a cena.
Nella scelta dei cibi bisogna prediligere alimenti nutrienti ma digeribili che non appesantiscano il nostro organismo in una laboriosa digestione ma che contemporaneamente contengano tutti i macro e micronutrienti fondamentali. Non dimentichiamo poi l’importanza di una attenta masticazione che non fa altro che favorire appunto la digeribilità dei cibi e l’assimilazione di vitamine, minerali, ecc… (Approfondimento: Dimagrire masticando)
Anche l’abbinamento dei diversi nutrienti riveste un ruolo fondamentale: unire carboidrati e proteine riduce i picchi glicemici, la conseguente liberazione di insulina accompagnata dallo spiacevole senso di obnubilamento tipico dell’ipoglicemia reattiva.
Vediamo ora cosa mangiare a colazione
Una colazione completa e bilanciata dovrebbe essere composta da frutta fresca o un frullato di frutta fresca, una fonte di carboidrati integrali e una fonte proteica e non dimentichiamoci di masticare accuratamente ciò che mangiamo.
Le proposte sono moltissime: sarebbe bene iniziare il nostro “breakfast” con  frutta fresca e di stagione aggiungeremo poi muesli o cereali meglio integrali oppure una buona fetta di torta casalinga o una crepe con marmellata, un quadretto di cioccolato con il pane, latte o yogurt (per gli intolleranti al latte si potrà utilizzare latte di soia o di riso); si può anche aggiungere una fetta di pane integrale o gallette di riso o mais (per gli intolleranti alla farina) con prosciutto o formaggio.

Un’ultima considerazione,  secondo lo studio Helena (Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence)  2012 Apr 12:1-10. [Epub ahead of print] Breakfast consumption and CVD risk factors in European adolescents: the HELENA (Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence) Study è tata dimostrata un’associazione positiva tra consumo abituale della prima colazione e riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare.
Lo studio è stato condotto su adolescenti europei di età compresa tra 12,50 -17,49 anni, provenienti da dieci città (n 2929, n 925, 53% femmine) è stato indagato il consumo regolare della prima colazione. Dalle risposte alla domanda “Mi capita spesso di saltare la prima colazione” i giovani arruolati sono stati suddivisi in 3 gruppi: consumatori, consumatori occasionali e non consumatori. Venivano valutati anche: pressione arteriosa, peso, altezza, circonferenza vita, plicometria, colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi, insulinemia, glicemia, e calcolati BMI e indice d’insulino-resistenza (HOMA-IR). Si sono così  evidenziate differenze significative tra i ragazzi consumatori regolari, e i non consumatori.
In particolare, gli adolescenti che consumano regolarmente la prima colazione hanno una % di body fat inferiore rispetto agli skipper e ai consumatori occasionali.
Inoltre al consumo regolare della prima colazione era associata una maggiore fitness cardiorespiratoria, e un profilo del rischio cardiovascolare più sano, specie nei maschi. Tutto ciò è stato studiato su ragazzi adolescenti ma ovviamente vale anche per gli adulti.

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