Spremuta o integratori di vitamina C ?
Le arance rosse di Sicilia, elemento caratteristico della dieta mediterranea, sono un'importante fonte di sostanze antiossidanti utili nella prevenzione delle malattie legate ai radicali liberi.

Spremuta o integratori di vitamina C? – Le arance rosse di Sicilia, elemento caratteristico della dieta mediterranea, sono un’importante fonte di sostanze antiossidanti utili nella prevenzione delle malattie legate ai radicali liberi.
Rispetto alle arance bionde contengono maggiori quantitativi di vitamina C (+ 40%) di pigmenti rossi e di antocianidine., contengono anche maggiori quantità di flavoni importanti antiossidanti.
La cianidina è la principale antocianina presente nel succo delle arance rosse e la sua biodisponibilità e metabolizzazione è stata scientificamente dimostrata.
Molti studi hanno confermato le proprietà protettive nei confronti di ossidazione degli eritrociti (globuli rossi), integrità vascolare endoteliale e prevenzione di stati infiammatori.
Ma le proprietà di questi magnifici frutti non si fermano qui, ricche anche di vitamine (A, B1, B2, B9), assieme all’ acido folico possono ridurre il rischio di malformazione del feto. La contemporanea presenza di alti livelli di potassio e bassi livelli di sodio rendono questi frutti fondamentali per combattere l’ipertensione arteriosa. I suoi zuccheri (saccarosio, glucosio e fruttosio) vengono rapidamente assimilati, ciò è molto utile in caso di stress e spossatezza. La fibra bianca che vediamo attaccata al frutto dopo averlo sbucciato, regola l’assorbimento di zucchero, grassi e proteine favorendo il transito intestinale. L’acido citrico abbassa l’acidità di frutti e succhi, proteggendo l’acido ascorbico dall’ossidazione ed abbassa il PH delle basse vie urinarie, prevenendo così la formazione di calcoli renali.
Le arance sono famose soprattutto per il loro contenuto di vitamina C, potente antiossidante e stimolatore delle funzioni del sistema immunitario, come abbiamo visto contengono anche molte altre sostanze fondamentali per la lotta ai radicali liberi e alle malattie ad essi connesse.
Molti credono di ottenere lo stesso effetto antiossidante e protettivo, fornito da una spremuta di arance rosse assumendo integratori di vitamina C, in realtà uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Milano ha dimostrato che non è così.
L’esperimento era molto semplice, i volontari sono stati divisi in due gruppi ad uno è stato dato da bere una spremuta di arance rosse e all’altro acqua addizionata con vitamina C, nelle 3/24 ore successive sono stati effettuati prelievi di campioni di sangue, successivamente esposti ad un potente antiossidante e si è visto che le cellule meno danneggiate appartenevano a coloro che avevano assunto la spremuta.
Il risultato dell’esperimento evidenzia come il succo d’arancia contenga oltre alla vitamina C, altre sostanze che hanno un’azione sinergica che ne aumenta le capacità antiossidanti C, e tra queste sostanze quella che sembra svolgere tale azione è proprio la cianidina.
Se non riusciamo a preparaci una spremuta fresca è meglio privilegiare tra le preparazioni di succhi d’arancia rossa disponibili in commercio, quelli pastorizzati, perché la pastorizzazione, a differenza della sterilizzazione, sembra essere l’unico processo in grado di mantenere il contenuto di cianidina e i suoi potenziali benefici, come avviene con la spremuta di frutta fresca.
Quindi meglio mangiare un’arancia rossa o bere una spremuta fresca o confezionata, e sottolineo spremuta e non succo d’arancia, piuttosto che assumere pillole o bustine di vitamina C, faremo un regalo non solo al nostro palato, ma anche al nostro organismo fornendogli un cocktail di sostanze che lo aiuteranno a mantenersi giovane e sano.