Intolleranza alla farina e starnuti primaverili

Ci occupiamo dell'intolleranza alla farina perchè con l'arrivo della primavera, arrivano le fastidiose allergie e l'alimentazione sembra giocare un ruolo molto importante sia per le reazioni allergiche che per il controllo e l'attenuazione dei sintomi...

Intolleranza alla farina e starnuti primaverili

L’intolleranza alimentare che a nostro avviso suscita un discreto interesse in primavera è la farina bianca e /o frumento integrale, abbiamo pensato infatti di occuparci di questo alimento perché in questa stagione arrivano le fastidiose allergie, e l’alimentazione sembra giocare un ruolo molto importante sia per le reazioni allergiche che per il controllo e l’attenuazione dei sintomi.

In questo particolare periodo alcuni pollini tra cui graminacee, composite, betullacee, urticacee, sono tra quelli responsabili delle allergie soprattutto respiratorie, e non tutti sanno che esiste una reattività crociata tra alimenti ed allergeni, ovvero pollini ed alimenti possono crociare i loro effetti allergici. Infatti alcuni cibi inducono  sintomi respiratori e viceversa, e l’inalazione dei pollini può dare anche reazioni intestinali. 
Vediamo ora in dettaglio la reattività crociata –cross reattività– tra alimenti ed allergeni, ovvero . . . . quali pollini ed alimenti possono crociare i loro effetti allergici

Allergia alle GRAMINACEE . . . cibi da evitare . . .

melone, pomodoro, anguria, arancia (agrumi), kiwi, albicocca, ciliegia, pesca, mandorla, prugna, frumento, mais, miglio, orzo, segale, malto, farro, kamut . . . .

Allergie alle COMPOSITE . . . cibi da evitare . . .

sedano, anguria, melone, camomilla, olio di girasole, prezzemolo, insalate, banana, carota, arachide, mela, zucca,  castagna, nocciola, finocchio, anice, mango. . . . .

Allergia alle BETULLACEE . . . cibi da evitare . . .

mela, pera, pesca, albicocca, prugna, carota, banana, mandorla, finocchio, noce, nocciola, sedano, patata, fragola, kiwi, ciliegia, prezzemolo, frutta secca . . .

Allergia alle URTICACEE . . . cibi da evitare . . .

gelso (mora), basilico, melone, ciliegia.

Come si evidenzia da questi pochi esempi, la correlazione tra ALLERGIA ed ALIMENTI è importante, FATE ATTENZIONE!

Una nota a prescindere da questa cross reattività, chiunque soffre di allergie deve fare particolare attenzione anche alla quantità e frequenza di assunzione degli alimenti

ricchi di Istamina come: formaggi stagionati, birra, vino, crauti, insaccati (salame, salsiccia, mortadella . . .), tonno, alici, sardine, salmone, uova di pesce, crostacei e frutti di mare . 
o  liberatori di Istamina, come: uova, molluschi, fragole, pomodori crudi, cioccolata e derivati, alcool, caffè, noci, nocciole, mandorle, arachidi.

Come precedentemente indicato la farina presenta una stretta correlazione con l’allergia alle graminacee, vediamo come controllando la sua assunzione potremmo ottenere anche un miglioramento della sintomatologia allergica.

Per i NON allergici poiché nell’alimentazione italiana i cibi a base di frumento vengono consumati quotidianamente e in maniera smodata consigliamo anche in assenza di una reattività specifica, di considerare la possibilità di un giorno settimanale di “astinenza”, per liberare l’organismo da un eventuale sovraccarico. Anche perché nell’esperienza clinica sono numerose le persone che presentano Gluten sensibility (approfondimento Celiachia …….o Gluten Sensibility? )

La farina bianca e la farina integrale di frumento vengono considerate diverse una dall’altra, tuttavia per una corretta impostazione dietetica bisogna prenderle in considerazione entrambe, insieme anche alla crusca. Essere intolleranti alla farina di frumento, bianca o integrale che sia, non significa parlare necessariamente di celiachia o di allergia al glutine. Nella farina di frumento, infatti, oltre al glutine esistono numerosi altri antigeni proteici, e recentemente sono stati individuati anche alcuni antigeni carboidratici. Nella  dieta per l’intolleranza alimentare al frumento è anche possibile consumare alcuni prodotti appositamente studiati per le persone celiache purché si controlli che contengano farine alternative e non farina di frumento senza glutine (deglutinata).

Consigliamo inoltre di fare attenzione ad altri cereali come farro, kamut e segale. Questo vale naturalmente per tutti i prodotti derivati da questi cereali dalla farina, alla pasta ai biscotti ecc.

Vediamo ora i principali alimenti che la contengono:

Pane e prodotti da forno : pane bianco e pane integrale, grissini, fette biscottate, biscotti, dolci, torte, brioches, pasticceria fresca e secca, pizze, tartine

Paste alimentari: ogni tipo di pasta alimentare (comprese quelle integrali e all’uovo)

Crusca e preparazioni integrali miste: nel caso di prodotti multi-cereali, come per esempio i fiocchi per la prima colazione e alcuni spuntini (anche dietetici o integrali) è necessario accertarsi della esatta composizione.

Vari prodotti naturali o macrobiotici : semola, semolino, bulghur, cous-cous sono tutti frumento in varie forme. La farina di kokkoh, il caffè di cereali ‘yannoh’ e il seitan ne contengono.

Impanature : sia con pangrattato, sia con farina.

Creme e salse di preparazione industriale : salse varie (ad esempio la salsa di soia e alcuni tipi di maionese), besciamelle, dessert, budini, gelatine; talora alcuni tipi di gelati industriali contengono farina di frumento come ‘addensante’.

Birra, whisky e alcuni tipi di malto

Coperture o croste di formaggi teneri: tipo Brie, Chamois, ecc.

Preparati industriali contenenti semola di grano

Prodotti recanti la dicitura “leganti vegetali o cellulosici”

Sempre che non esistano ulteriori intolleranze, i prodotti a base di frumento si possono sostituire con gli equivalenti a base di: orzo, riso, mais, grano saraceno, avena, miglio e quinoa.

Pane e pasta possono essere sostituiti con spaghetti di riso o soia, pasta di mais o riso, patate e polenta. Concludiamo ricordando, ancora una volta, il ruolo che l’infiammazione svolge soprattutto per le patologie allergiche. Spesso capita che a fronte di esami ematochimici che evidenziano una modesta quantità di IgE, le immunoglobuline la cui presenza segnala una possibile allergia, ci troviamo di fronte a sintomi rilevanti. 
In questo caso la reazione viene aumentata per la probabile presenza di intolleranze alimentari (allergie alimentari ritardate), e proprio in funzione dello stretto rapporto tra allergie e alimenti, una loro valutazione potrebbe essere una elemento in più da valutare per l’impostazione di una terapia che miri non solo al controllo dei sintomi allergici ma anche alla loro prevenzione. Per esempio l’impostazione di una dieta di rotazione sugli alimenti a cui il soggetto è intollerante, può aiutare il soggetto allergico a controllare i sintomi, il suo organismo infatti una volta desensibilizzato avrà una componente infiammatoria inferiore che gli permetterà di controllare meglio la risposta allergica.

Informazioni su Studio Medico Perrone (547 Articoli)
Con sede in Corso Sempione 8 a Milano, propone un approccio integrato tra la Medicina allopatica e naturale. Da oltre 20 anni si occupa di Alimentazione, Intolleranze Alimentari e Medicina Estetica.