Un goloso e salutare incontro
Un goloso e salutare incontro: il cioccolato abbraccia la nocciola Per questo Natale 2021 abbiamo pensato a un cadeaux goloso e salutare: una piccola pralina in cui il cioccolato abbraccia la nocciola perchè questo regalino? La risposta è molto semplice:

Un goloso e salutare incontro: il cioccolato abbraccia la nocciola
Per questo Natale 2021 abbiamo pensato a un cadeaux goloso e salutare: una piccola pralina in cui il cioccolato abbraccia la nocciola perchè questo regalino?
La risposta è molto semplice:
♥il cioccolato ha molteplici effetti positivi in primis fa bene all’umore, contribuendo alla secrezione della serotonina, l’ormone del benessere, fa bene al cuore, è afrodisiaco . . . .
♥la nocciola è salutare ed è un’ottima fonte di proteine, minerali e vitamine . . . . attenzione però alle calorie
Cioccolato
Il cioccolato ovviamente fondente, grazie al contenuto in cacao, rappresenta una delle più preziose fonti alimentari di flavonoidi, rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il tè, il vino rosso, gli agrumi e i frutti di bosco. In genere, tanto maggiore è la percentuale di cacao del quadratino di cioccolato e tanto superiore è la presenza di flavonoidi. In media, 100 grammi di fondente ne contengono 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo soltanto 10 mg; addirittura nulla è invece la percentuale di flavonoidi nel cioccolato bianco.
Le tante proprietà benefiche del cioccolato:
- migliora l’umore ed è un potente antistress, perché contiene serotonina responsabile dell’aumento di endorfine prodotte, le quali aumentano a loro volta le sensazioni piacevoli del corpo, aiutando la persona a ritrovare il buon umore.
- fa bene al cuore e alla pressione, migliora la circolazione perché possiede proprietà anticoagulanti di notevole aiuto,
- migliora la vista perchè si ritiene che possa essere efficace sul flusso sanguigno diretto verso la retina,
- facilita la digestione anche grazie al contenuto di caffeina,
- è uno dei migliori afrodisiaci naturali, contiene una serie di composti come l’anandamide, un neurotrasmettitore il cui nome deriva dal termine sanscrito ananda, “beatitudine interiore”
- aiuta a ‘contenere’ l’appetito
- ha un effetto positivo su capacità intellettive e memoria
- da diversi studi inoltre è emerso che il cioccolato fondente faccia bene: al sonno, alla sessualità e al diabete.
La quantità di flavonoidi contenuti nel cioccolato fondente si avvicina a quella dei frutti di bosco (alimenti antiossidanti per eccellenza), mentre sotto il profilo qualitativo rispecchia, con le sue catechine, il potere antiossidante del tè verde.
Il consumo regolare di cioccolato fondente, con percentuali di cacao superiori al 70%, può aiutare a mantenersi attivi e favorisce l’apprendimento, grazie al suo contenuto di flavonoidi. Nonostante sia poco biodisponibile, il cioccolato è una buona fonte di ferro. Tuttavia, il ferro del cioccolato non viene assorbito in maniera ottimale, partecipando, assieme ai flavonoidi, a determinare il colore tipicamente scuro delle feci. Sono da considerare buone anche le concentrazioni di fosforo, potassio e soprattutto magnesio che, in quantità di circa 300 mg per 100 grammi, contribuisce a soddisfare la richiesta nutrizionale giornaliera.
Attenzione alcuni principi attivi del cioccolato possono interagire con alcuni farmaci, è il caso di: Adenosina, Clozapina, Dipiridamolo, Ergotamina, estrogeni, litio, farmaci per l’asma (agonisti beta-adrenergici), alcuni farmaci per la depressione (IMAO), farmaci per il diabete (farmaci antidiabetici), Fenilpropanolamina, Teofillina.
Quanto cioccolato si può mangiare?
I LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (IV revisione) – consigliano una porzione media di 30 g; attenzione però! Si tratta di una quantità stabilita nel rispetto di una frequenza al consumo sporadica o “una tantum”. Volendo consumare il cioccolato fondente tutti i giorni ci si deve accontentare di una quantità compresa tra i 5 e i 15 g. Una maggior quantità può essere concessa a chi pratica regolarmente attività fisica ma anche in questo caso non sono giustificati gli eccessi
Nocciole
Le nocciole sono i semi di Corylus avellana, specie originaria dell’Asia minore oggi diffusa in tutte le aree del mondo a clima temperato. In Italia le principali regioni in cui vengono coltivate sono il Piemonte, il Lazio, la Campania e la Sicilia, ma il produttore principale di nocciole a livello mondiale è la Turchia. Le specie appartenenti al genere Corylus sono almeno 11, possono raggiungere altezze variabili tra i 3 e gli 8 metri e fioriscono all’inizio della primavera, prima che si sviluppino le foglie.
Le proprietà nutrizionali delle nocciole Le nocciole sono povere di acqua: 100 g di semi ne contengono solo 4,5 g e apportano ben 655 Calorie. Queste ultime corrispondono per l’88% a lipidi, nella forma di acidi grassi sia monoinsaturi (38,62%) e insaturi (5,2%) che saturi (4,61%). In particolare, le nocciole sono fonti di acido oleico, acido alfa-linolenico e acido palmitico e sono prive di colesterolo. Le rimanenti calorie provengono da proteine (8%) e carboidrati (4%, comprendenti 1,8 g di amico, 4,1 g di zuccheri solubili e 8,1 g di fibre ogni 100 g di semi). A questi macronutrienti si aggiungono: vitamina E (15 mg ogni 100 g) vitamina C (4 mg ogni 100 g) niacina (vitamina B3 o PP, 2,8 mg per 100 g) tiamina (vitamina B1, 0,51 mg ogni 100 g) vitamina A (30 µg di retinolo equivalente) potassio (466 mg ogni 100 g) fosforo (322 mg ogni 100 g) magnesio (160 mg ogni 100 g) calcio (150 mg ogni 100 g) ferro (3,3 mg ogni 100 g) zinco (2 mg ogni 100 g) rame (1,3 mg ogni 100 g) selenio (2 µg ogni 100 g) Le nocciole sono inoltre fonti di sodio (11 mg ogni 100 g), acido fitico (0,98 g ogni 100 g), manganese, folati e vitamina K (sotto forma di fillochinone).
La composizione nutrizionale delle nocciole può variare a seconda dell’area di coltivazione e del periodo di raccolta. Non sembra invece che il processo di tostatura porti a significative variazioni. Quando non mangiare le nocciole? Non sono note condizioni che richiedono l’esclusione delle nocciole dall’alimentazione, fatto salvo i casi di allergia alimentare.
In Italia le nocciole vengono raccolte nei mesi di agosto e settembre per poi essere vendute durante tutto l’anno. Possibili benefici e controindicazioni Le nocciole sono utilizzate principalmente come fonte alimentare di proteine, minerali, vitamina E e acidi grassi insaturi, in particolare di acido alfa-linolenico.
Attualmente non sono però disponibili dati che permettano di stabilire un dosaggio consigliato; si può però tenere presente che 100 g di nocciole apportano all’incirca 15 mg di vitamina E. Le proprietà benefiche delle nocciole sono state analizzate in studi che le hanno associate a benefici cardiovascolari, in particolare alla riduzione del colesterolo totale e di quello cattivo e all’aumento di quello buono e dei trigliceridi. Le ricerche condotte fino a oggi non possono però essere considerate conclusive. Anche le foglie del nocciolo possono essere utilizzate a scopo medico; le loro supposte proprietà vasocostrittrici hanno determinato un loro utilizzo per alleviare i sintomi delle emorroidi e delle vene varicose. Alle foglie, così come al seme, sono state associate anche proprietà antiossidanti. Infine, al nocciolo sono state attribuite proprietà antinfiammatorie. Oltre che in caso di accertata ipersensibilità alle nocciole, questi semi e i prodotti da essi derivanti devono essere assunti con cautela da chi è allergico alle arachidi.